Home Cronaca Scoperta rete di fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro

Scoperta rete di fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro

0

ROMA – Dalle prime ore di questa mattina, nelle province di Trapani, Palermo, Roma e Piacenza, trecento uomini della Polizia di Stato, appartenenti al Servizio Centrale Operativo e alle Squadre Mobili di Trapani e Palermo – con la collaborazione dei collaterali Uffici di Roma e Piacenza – hanno eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione di tipo mafioso, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di società e valori e altri gravi reati.

I soggetti catturati nell'operazione denominata 'Golem', sono elementi di primo piano appartenenti a "famiglie" mafiose della provincia di Trapani. Le indagini della Polizia di Stato hanno confermato l'importanza strategica delle famiglie di Castelvetrano e di Campobello di Mazara nel sostegno alla latitanza del boss Matteo Messina Denaro, in nome e per conto del quale operavano. Tra i destinatari della misura restrittiva, anche Mario Messina Denaro, cugino del latitante.

Le investigazioni, particolarmente complesse, hanno consentito di riscontrare direttamente il contenuto di ''pizzini'' attribuiti a Messina Denaro, sequestrati dalla Polizia negli ultimi anni, permettendo così di ricostruire il canale di corrispondenza intrattenuto tra il boss trapanese con elementi di vertice di ''cosa nostra'', tra cui Bernardo Provenzano e Salvatore Lo Piccolo; collegamento assicurato da fedelissimi del capo mafia trapanese.

L'operazione ha consentito pertanto di individuare ruoli, strategie, modalità operative di ''cosa nostra'' trapanese direttamente ispirate dal boss al vertice della struttura. E' anche emersa l'esistenza di un traffico di stupefacenti tra la Capitale e la provincia di Trapani.

Oltre all'esecuzione dei provvedimenti restrittivi, gli investigatori della Polizia stanno sequestrando beni riconducibili all'organizzazione ed eseguendo numerose perquisizioni nella provincia di Trapani e in altre città.