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Scuola, scarcerati i due studenti di Milano

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MILANO – Ramanzina del giudice del tribunale di Milano che stamane ha disposto la scarcerazione per i due studenti arrestati ieri nel capoluogo in seguito agli incidenti che si sono verificati durante il corteo dei collettivi. I due sono accusati di resistenza e lesioni.

Il giudice, nell'udienza per direttissima, ha dunque convalidato l'arresto ma non ha disposto nessuna misura cautelare. Secondo il giudice ''l'esperienza è servita'' ma l'invito ai due ventenni è di ''comportarsi bene''.

Gli studenti, spiega l'avvocato Mirko Mazzali, hanno dichiarato ''di non avere fatto resistenza, né di avere colpito nessuno. Al momento dell'arresto se qualcuno si è fatto male non è stato voluto''. Gli studenti nel corso degli scontri, avrebbero colpito con un calcio e un pugno due poliziotti e uno degli agente ha riportato una prognosi di sette giorni per un colpo al viso.

''Hanno provato a metterci paura, ma siamo pronti ad andare avanti per una battaglia di libertà'', dice dopo l'udienza uno dei ragazzi, Matteo Tunesi. ''Siamo stati arrestati – Matteo parla anche a nome dell'amico Gianmarco Peterlongo – senza avere picchiato o malmenato nessuno''.

I due ragazzi, appena scarcerati, hanno partecipato ad un corteo di circa 300 giovani che dal tribunale ha raggiunto Piazza Fontana, dove c'è stata una piccola conferenza stampa degli studenti. ''Ieri c'è stato un corteo determinato e rabbioso – ha spiegato Matteo – quando mi hanno bloccato in coda al corteo''. Dopo la notte passata in cella, però, Matteo è pronto a tornare in piazza e a dettare i nuovi appuntamenti delle manifestazioni studentesche, previste per l'11 e il 12 dicembre prossimi. A ricordare la necessità di opporsi ai tagli della scuola è anche Gianmarco che sottolinea: ''Non ho niente di cui pentirmi. Quella di ieri è solo stata la dimostrazione che l'indignazione degli studenti cresce''. Per i due amici presto arriverà il processo, ma al momento non ci pensano e si godono l'abbraccio dei compagni. ''Ieri è stato un messaggio chiaro da parte delle forze dell'ordine, ma noi non ci lasciamo intimidire'', conclude Matteo.

Prima della decisione del giudice c'era stato anche lo sfogo delle madri. ''I ragazzi hanno bisogno di persone carismatiche, persone di riferimento, di una società che li accolga'', aveva esclamato una mamma. ''Mio figlio non è uno scalmanato'', si era difesa l'altra.

I due ragazzi, appena scarcerati, sono usciti dall'ingresso sul retro del tribunale e sono stati accolti da applausi, cori e fumogeni dai compagni che da stamane si erano riuniti per manifestare la loro solidarietà agli amici arrestati. Prima della decisione del giudice, gli studenti hanno urlato cori contro le forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa davanti all'entrata del palazzo di giustizia. "Tutti liberi" e "Assassini" gli slogan. "E adesso manganellateci tutti", le scritte sui cartelli.

Articlolo scritto da: Adnkronos