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Scuole elementari: da ieri si beve l’acqua del rubinetto

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Scuole elementari: da ieri si beve l’acqua del rubinetto
Acqua

5 febbraio: tre mense scolastiche dicono addio all’acqua in bottiglia. L’operazione “Acqua in brocca” diventa realtà nelle elementari Pio Borri, Sante Tani e Montebianco. Dalle tavole scompare la bottiglia (20.880 in meno in un solo anno) e fa il suo ingresso la brocca di vetro: i bambini adesso bevono l’acqua del rubinetto. E se la possono portare anche in giro grazie alle borracce che sono state consegnate loro questa mattina e che possono riempire alle coloratissime fontanelle che sono state collocate in queste tre scuole.
L’iniziativa vede protagonista il Comune di Arezzo in collaborazione con Nuove Acque, Arpat, Asl 8, Aato 4 e le Direzioni didattiche del primo, del secondo e del terzo Circolo. Il progetto è curato da Legambiente e dalla fabbrica del Sole Onlus con il contributo di Soroptimist International e riguarda, in questa prima fase, l’eliminazione delle acque in bottiglia da tre mense scolastiche e la collocazione di fontanelle nelle scuole-pilota che hanno aderito alla sperimentazione dell’iniziativa.
Il progetto è stato presentato questa mattina alla Pio Borri con gli interventi degli assessori Roberto Banchetti e Francesca Tavanti, dei Direttori didattici Maurizio Gatteschi e Luciano Tripponcini e da Guillermo Sannuto in rappresentanza di Nuove Acque Spa. E quest’ultimo ha sottolineato come l’acqua arrivi dall’invaso di Montedoglio e venga trattata nell’impianto di potabilizzazione di Poggio Cuculo: “un trattamento che va oltre gli obblighi di legge con una pre ed una post ozonizzazione e con la filtrazione sui carboni attivi. Il risultato finale è un’acqua oligominerale di alta qualità controllata tutti i giorni sia all’impianto che sulle reti di distribuzione”.
L’assessore Roberto Banchetti ha ricordato come “Acqua in brocca” sia “un progetto pluriennale che viene attivato con questo anno scolastico ma che è destinato a proseguire nel tempo. Nei prossimi due anni verrà diffuso a tutte le scuole di Arezzo, materne, primarie e secondarie di primo e secondo grado, agli uffici delle Pubbliche Amministrazioni, ai ristoranti e bar”.
E l’assessore Francesca Tavanti ha evidenziato i dettagli del progetto: “è un percorso fatto di informazioni ma anche di giochi, quiz e laboratori, che ha condotto i bambini alla scoperta dell’acqua. Da dove arriva, per quanti usi quotidiani è importante, perché è importante non sprecarla, perché alcuni Paesi non possono contare su questo bene vitale”.
I bambini hanno anche imparato a leggere e a confrontare le etichette di minerale e dell’acqua del rubinetto e hanno fatto anche prove di degustazione: una vera e propria analisi sensoriale che ha permesso di trattare l’acqua (del rubinetto e di due ditte di acqua minerale) come una bevanda da degustare. Il risultato delle prove di degustazione è stato che nella maggior parte dei casi i bambini hanno scelto come migliore al gusto proprio quella del rubinetto.
Il percorso prosegue adesso fino ad aprile con una lezione/laboratorio con gli esperti di Nuove Acque in collaborazione con il progetto di Aato 4, Accadueò, che vedrà i piccoli trasformarsi in chimici che utilizzano vari kit per sperimentare i processi di potabilizzazione dell’acqua. Visiteranno quindi l’impianto di potabilizzazione di Poggio Cuculo.
E per finire, ad aprile e maggio, verranno realizzati alcuni incontri preparatori alla Festa dell’Acqua, che si terrà a fine anno scolastico all’interno della festa finale di Accadueò e che vedrà i bambini, ormai “esperti”, proporre iniziative informative, giochi sull’acqua e spettacoli ad altre scolaresche e agli ospiti adulti.