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‘Sotto paga non si paga’ al Teatro Verdi di Monte San Savino

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‘Sotto paga non si paga’ al Teatro Verdi di Monte San Savino

Marina Massironi, star femminile dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo, in questi giorni nelle sale cinematografiche in "DUE PARTITE – Quello che le donne non dicono" il film di Enzo Monteleone, tratto dalla commedia teatrale di Cristina Comencini, continua anche la tournée di "SOTTOPAGA NON SI PAGA" di e con la regia di Dario Fo. Insieme a lei Antonio Catania, uno dei “comedian” di Gabriele Salvatore, tra i volti più noti di tante fiction tv (Ho sposato uno sbirro, Il giudice Mastrangelo…)

Il debutto di questa commedia – "Sotto paga! Non si paga!" – risale al 1974. La storia narrata appariva piuttosto surreale: si raccontava di avvenimenti che non erano ancora accaduti. Il pubblico, era ovviamente perplesso, e guardava Dario Fo e compagnia come fossero dei pazzi. Si raccontava e si racconterà, al Teatro Verdi di Monte San Savino martedì 17 marzo alle ore 21.15, di donne che nella periferia di Milano, andando a fare la spesa, si ritrovavano con i costi aumentati a dismisura e, furenti, decidevano di pagare metà prezzo rispetto alla cifra imposta. Il racconto di Fo era pura fantasia, ma aveva un'ottima fonte: le vere lamentele delle massaie a proposito dell’arbitrio ladresco dei commercianti. Ovviamente, la commedia ispirò privati cittadini ad intraprendere le stesse battaglie: c'è chi pagò esattamente la metà della cifra che si ritrovava sullo scontrino. C'è chi fu anche arrestato (e poi prosciolto).
“Di lì a qualche mese ci rubarono l’idea che avevamo messo in scena nella commedia – racconta l’autore e regista Fo – La chiave dello spettacolo si ripropose nella realtà con una similitudine impressionante. Donne e uomini presero d’assalto due supermercati e pagarono la loro spesa esattamente la metà della cifra che si ritrovarono sullo scontrino. Il nostro copione fu addirittura superato in immaginazione, perchè qualcuno andò via portandosi appresso qualche pacco di riso e qualche bottiglia senza pagare. In molti furono arrestati. Il processo fu istruito in brevissimo tempo. Qualche mese dopo, in un altro supermercato di zona Garibaldi, sempre a Milano, si ripeté esattamente la stessa scena. Esattamente! Leggemmo sui giornali che un centinaio di donne partecipanti all'azione reale, appoggiate da alcuni operai “casualmente” in sciopero, avevano addirittura ripetuto le stesse battute che Franca recitava ogni sera sulla scena. Volevamo chiedere i diritti d'autore, ma poi abbiamo lasciato correre… Ad ogni modo durante il processo venne riconosciuto che i prezzi imposti dal supermercato erano delle vere e proprie rapine. Alla fine furono tutti prosciolti da ogni accusa, perché il fatto non costituiva reato. In poche parole, il tribunale stabilì che quei clienti avevano pagato il giusto valore della merce!”. Ora, questo nuovo allestimento potrebbe davvero ripetere lo stesso iter satirico e grottesco che si verificò al suo debutto? In fondo, stiamo rivivendo lo stesso (e forse peggiore) delicato momento: i prezzi di ogni merce sono aumentati all'inverosimile…