Home Attualità Informazione Striscia: ISS spiega i rischi nell’uso di additivi chimici

Striscia: ISS spiega i rischi nell’uso di additivi chimici

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ROMA – Clamorosa testimonianza nella puntata di “Striscia la Notizia”, in onda stasera, giovedì 4 giugno 2009. Max Laudadio, torna a parlare dell’utilizzo di additivi chimici nei piatti serviti nei ristornati. Un’ inchiesta che ha diviso gli chef di tutta Europa in due fazioni: chi accusa l’utilizzo di additivi (tra cui chef come Santi Santamaria o Rocco Iannone) e chi invece li difende (su tutti lo chef Ferran Adrià). Dopo aver ascoltato in merito l’opinione di chef, ristoratori, critici ed editori in tutta Europa, Laudadio chiude l’inchiesta sulla cucina molecolare e incontra Paolo Stacchini, primo ricercatore dell’ Istituto Superiore di Sanità, massimo organo nazionale di ricerca scientifica.

Il chimico, dopo aver visionato i prodotti trattati durante l’inchiesta afferma:“Molti dei prodotti che abbiamo visto sono additivi chimici e in Italia, come in quasi in tutta Europa vengono regolamentati con il criterio della lista positiva: possiamo utilizzare nella produzione degli alimenti esclusivamente quelle sostanze che sono state preventivamente valutate e inserite in elenchi che fanno parte del testo di legge. Gli additivi tra le altre cose servirebbero per conservare, proteggere dall’ossidazione i prodotti alimentari. Hanno una loro funzione precisa. Devono essere impiegati in maniera responsabile, capace e competente. Noi abbiamo l’assoluta necessità di proteggere le persone”.

Stacchini conferma che dosaggi errati degli additivi possono causare diversi problemi: “Quello delle allergie è un problema significativo. In Italia c’è una legge che protegge i consumatori da questo tipo di rischio. Gli additivi possono essere anche il tramite di alcuni allergeni. Laddove il consumatore faccia richiesta il ristoratore deve essere in grado di rispondere sull’eventuale presenza di allergeni. Questo è un rischio potenziale non trascurabile. Tutto ciò dovrebbe essere verificato. Le autorità di controllo hanno i mezzi, sistemi e strumenti per valutare che questo realmente avvenga. Dal punto di vista istituzionale abbiamo delle norme molto severe in ambito comunitario che danno la responsabilità piena a chi produce e somministra alimenti in relazione ai rischi a cui si sottopone la popolazione. Il cliente deve avere la possibilità di verificare che quel tipo di preparazione non lo sottoponga nessun tipo di rischio e avvenga nel rispetto delle norme”.

In merito alla possibilità di inserire nei menù dei ristornate gli ingredienti contenuti nei cibi dichiara: “Informare in maniera approfondita il consumatore è ben visto dal punto di vista sanitario, perché protegge. Un additivo è un additivo e non è un ingrediente alimentare tradizionale”.