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‘Sui tuoi passi’ una finction con Massimo Ghini

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‘Sui tuoi passi’ una finction con Massimo Ghini

Massimo Ghini e’ un padre alla ricerca degli assassini del figlio nel film di Gianfranco Albano, in onda su Raiuno lunedi 9 marzo in prima serata ore 21.20
Un viaggio che diventa un percorso di conoscenza e di sovvertimento di luoghi comuni, come quelli che indicano gli stranieri come i nemici piu’ pericolosi della societa’.


PRESENTAZIONE
Circa tre anni fa alcuni articoli sui giornali toccarono il cuore di molti italiani. Raccontavano la vicenda di un “padre coraggio” che dopo la tragica e inspiegabile scomparsa del figlio, ucciso durante un viaggio nel nord Europa, non si era accontentato di lasciare le indagini in mano alla polizia locale. La sua solitaria e caparbia battaglia aveva scosso a tal punto l’ opinione pubblica da divenire un caso . Un caso anche politico perche’ andava a toccare il tasto dell’ integrazione fra etnie diverse.
“Sui tuoi passi”, il film liberamente ispirato ad una storia vera, in onda lunedi’ 9 marzo in prima serata su Raiuno, con protagonista Massimo Ghini e diretto da Gianfranco Albano, non e’ soltanto un poliziesco ma anche un viaggio alla ricerca di un figlio perduto che, attraverso un percorso di memoria e amore, viene ritrovato. Un racconto che vuole essere anche un messaggio di pace, di speranza e di tolleranza in un’ epoca, come la nostra, avvelenata da tensioni e conflitti sempre piu’ drammatici.
Tra gli altri interpreti Jeanette Hain, Bianca Maria D’Amato, Max Mazzotta, Arcangelo Iannace, Francesco Rossi Salvemini, Margherita Laterza.
Scritto da Laurentina Guidotti, Fulvio Ottaviano, Elena Cantarone, “Sui tuoi passi” e’ una coproduzione Rai Fiction- Iterfilm prodotta da Laurentina Guidotti.

LA STORIA
Un delitto viene commesso nel quartiere turco di Berlino. La vittima è Carlo, un giovane della provincia di Milano. Una chiamata scuote così la vita della famiglia Mancuso: è il commissario Claudia Dahl che dalla Germania avverte subito i genitori della terribile tragedia. Salvatore, il padre del ragazzo, un ristoratore calabrese emigrato nel nord Italia, non riesce a capacitarsi di quanto è accaduto e inizia a svolgere un’indagine parallela a quella della polizia olandese .
Tutti gli indizi da lui raccolti gli fanno maturare la convinzione che Carlo fosse finito in un giro di droga. Salvatore lascia così la moglie e la figlia e parte alla volta di Berlino per proseguire la sua solitaria indagine.
Va a dormire nello stesso albergo dove aveva alloggiato il figlio, tra mille difficoltà ricostruisce passo dopo passo le ultime ore di vita del suo ragazzo e a poco a poco viene alla luce un’altra sconvolgente verità: Carlo aveva effettivamente una doppia vita. Ma in tutto ciò non c’entrava la droga , bensì l’amore.
Carlo infatti si trovava a Berlino per incontrare una ragazza turca, Leila, con la quale divideva da tempo un amore clandestino. Anche la polizia tedesca, nel frattempo, giunge alle stesse conclusioni di Salvatore.
E’ a questo punto che avviene l’arresto di Aziz, il fratello di Leila. Per il commissario Claudia Dahl si è trattato infatti di un classico omicidio di “onore” frutto dell’odio interrazziale.
Ma ancora una volta Salvatore non si lascia convincere, soprattutto dopo aver conosciuto la famiglia turca e aver scoperto che Leila è incinta di Carlo.
Solo contro tutti Salvatore riprende la sua battaglia per scoprire la verità e grazie alla sua caparbietà riesce finalmente ad assicurare alla giustizia i veri assassini di suo figlio.