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Tarantini parla dal carcere

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BARI – ''Non volevo fuggire, non avevo alcuna intenzione di andare in Tunisia, né di trasferire lì i miei interessi''. Lo ha 'giurato' al suo legale, Nicola Quaranta, l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, fermato ieri dalla Guardia di finanza per spaccio di cocaina in concorso con altre tre persone. Tarantini è ora rinchiuso nel carcere di Bari in attesa dell'udienza di convalida del fermo.

Alla base del decreto di fermo firmato dal Pm Giuseppe Scelsi, che contesta all'imprenditore ''un forte inquinamento delle prove'', c'è l'ipotesi che l'uomo stesse per trasferire in Tunisia i propri interessi.

Tarantini è indagato dalla procura barese anche per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione di medici e dirigenti sanitari pugliesi e per favoreggiamento della prostituzione, nell'inchiesta che ha portato alla luce il giro di donne mandate nelle residenze di Silvio Berlusconi.

Articlolo scritto da: Ign