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Tartufi aretini alla prestigiosa asta internazionale di Roma

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Tartufi aretini alla prestigiosa asta internazionale di Roma

AREZZO – Dopo l'eclatante risultato della prima edizione dell'Asta Internazionale del Tartufo Italiano, lo scorso anno a Roma, la Provincia di Arezzo conferma la sua partecipazione all'evento con due lotti provenienti da due grandi aree di produzione: l'alta Valtiberina e l'area Aretina. "Anche i gioielli del nostro territorio concorreranno a tenere alto il nome della Toscana ambasciatrice del made in Italy in un appuntamento così prestigioso – ha affermato l’Assessore all’agricoltura e alla promozione, Andrea Cutini.

Con questa seconda edizione gli organizzatori confermano il superamento delle frontiere riunendo tutta l'Italia del Tuber Magnatum Pico (tartufo bianco pregiato), passando per l'Emilia-Romagna, la Toscana, l'Umbria, le Marche ed il Molise, fino alla Sicilia. Pronte a sfidarsi per aggiudicarsi il tartufo bianco italiano più grande, circa 1.000 persone riunite contemporaneamente nei più prestigiosi alberghi/ristoranti delle città coinvolte – The Westin Excelsior, Roma; The Grand Lisboa, Macau; The Lanesborough, Londra; Ristorante Semifreddo, Mosca -.

L'asta verrà battuta da Christie's ed il ricavato andrà in beneficenza a diverse fondazioni. La Toscana del tartufo sarà rappresentata dalla Provincia di Arezzo che, in collaborazione con due associazioni l'ATVA (Associazione Tartufai delle Valli Aretine) e l'Associazione Tartufai Appenninica Sestinese, sarà presente all'Asta con due lotti di tartufi ciascuno di circa 350/400 grammi. "Un bella opportunità per il nostro territorio" hanno affermato i due Presidenti delle associazioni, Moreno Moroni e Elbo Donati, invitando, nel frattempo, gli aretini alla Mostra del Tartufo che si terrà sotto i Portici di via Roma (e zone limitrofe), dal 6 dicembre prossimo.

"Il nostro territorio ha una forte vocazione alla produzione del tartufo, dal più pregiato Tuber Magnatum Pico, ai minori – ha aggiunto Cutini – Negli ultimi anni, è sensibilmente aumentato l’interesse nei confronti di questi funghi ipogei, sia da parte dei tanti appassionati sia di coloro che hanno individuato nella commercializzazione del prodotto un'attività redditizia, cosi come da coloro che vedono in esso una coltura alternativa e di valorizzazione dei loro terreni. Un interesse testimoniato dai numeri, con 1.000 persone circa, iscritte all'elenco dei tartufai autorizzati in provincia di arezzo, e oltre 200 nuovi iscritti che ogni anno fanno richiesta di poter sostenere gli esami d’idoneità per la raccolta e la ricerca dei tartufi ".

Un settore che registra un interessante movimento che l’amministrazione provinciale intende far crescere attraverso varie iniziative, come il corso propedeutico, gratuito e non obbligatorio, per coloro che hanno presentato domanda per sostenere l’esame d’idoneità organizzato dal Servizio Agricoltura per ogni sessione d’esame (tre totali all’anno); il progetto triennale "Le tartufaie naturali della Provincia D’Arezzo – Caratteri ecologici e buone pratiche di gestione del territorio per la loro tutela", realizzato in collaborazione con la Regione Toscana, ARSIA e le Associazioni Tartufai. In fase di realizzazione, inoltre, la prima parte del progetto che interessa le vallate del Casentino e Valdarno.