Home Cronaca Ue avverte Italia e Malta: ‘No allo scaricabarile sul caso Pinar’

Ue avverte Italia e Malta: ‘No allo scaricabarile sul caso Pinar’

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ROMA – Dopo essere rimasti fermi per giorni nel Canale di Sicilia, sono giunti questa mattina a Porto Empedocle i migranti che si trovavano a bordo del mercantile Pinar da giovedì scorso, quando la nave turca aveva soccorso 140 persone in balia del mare su due barconi. L'Ue ha ringraziato l'Italia per l'accoglienza ai profughi ma ha anche sottolineato che la Commissione europea non intende entrare in un gioco di accuse reciproche tra il nostro Paese e Malta.

La situazione, che a bordo del Pinar era diventata ormai drammatica, ha avuto una svolta nel tardo pomeriggio di domenica dopo una serie di telefonate del premier Silvio Berlusconi ai vertici dell'Ue e di Malta.

Prima è sbarcato, trasportato da una motovedetta della Guardia di Finanza, un gruppo di una ventina di persone che ha trovato una prima accoglienza presso la tensostruttura allestita dalla Protezione civile regionale nella zona portuale. Lì, grazie agli operatori e ai volontari – fa sapere in una nota la Regione Siciliana – è stato possibile rifocillare i profughi, permettere loro di indossare abiti puliti, di utilizzare servizi igienici e lavarsi. Dopo le visite mediche e i primi accertamenti di polizia, i migranti sono stati accompagnati nei centri predisposti dal ministero degli Interni. Gli altri 84 immigrati sono stati portati a Porto Empedocle con la nave Danaide della Marina Militare. All'arrivo della nave – denuncia però la Regione – inspiegabilmente, l'autorità di Polizia ha deciso di inviare il gruppo di migranti direttamente ai centri di accoglienza ministeriali. Da qui l'appello del presidente Raffaele Lombardo affinché ''agli sventurati che riescono a raggiungere le coste siciliane sia garantito un trattamento che rispetti i parametri minimi di umanità e di civiltà''.

Il commissario europeo alla Giustizia Jacques Barrot ha ringraziato l'Italia per la conclusione della vicenda, richiamando tutti gli Stati membri dell'Ue a una maggiore solidarietà. "Ringrazio l'Italia – ha detto – per aver accolto i migranti, sono molto lieto che si trovino ora in sicurezza". "Tuttavia – ha sottolineato – il problema resta, nel senso anzitutto che serve una solidarietà concreta molto più efficace". Prima di tutto, ha detto, "occorre che l'Ue sostenga la politica di cooperazione" anzitutto con i Paesi di transito, citando Egitto, Libia e Tunisia. Poi, "gli Stati membri non esposti – ha spiegato Barrot – potrebbero assumersi parte del fardello, almeno di quanti sono stati già dichiarati rifugiati, i quali potrebbero essere accolti in Paesi diversi da quelli di arrivo".

Il commissario europeo alla Giustizia non ha voluto criticare le autorità maltesi per avere rifiutato di accogliere i migranti. "Il diritto internazionale – ha affermato – non è di facile interpretazione. Esso prevede che chi viene soccorso in mare sia portato nel porto più vicino, ma laddove le condizioni di accoglienza siano più convenienti. Ora – ha proseguito il commissario – il porto più vicino era Lampedusa, ma le autorità hanno detto che il centro di accoglienza era pieno, lo stesso hanno fatto le autorità maltesi". D'altro canto, ha detto ancora Barrot, "sono stato a Malta e sono obbligato a riconoscere che è un'isola che conta 400mila abitanti ed ha un territorio molto limitato. Come possono accogliere ancora più immigrati?".

Ad ogni modo, la Commissione europea non intende entrare in un gioco volto ad addossarsi le colpe reciprocamente. A precisarlo il portavoce dell'esecutivo Ue Johannes Laitenberger. "Siamo felici che sia stata trovata una soluzione umanitaria", ha detto il portavoce sottolineando come il problema degli immigrati clandestini sia "una grande sfida sia per l'Italia che per Malta".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign