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Ue, procedura per deficit eccessivo contro l’Italia

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BRUXELLES – La Commissione Europea ha avviato per l'Italia una procedura per deficit eccessivo. Lo rende noto un documento diffuso a Bruxelles. Interessate dal provvedimento sono inoltre Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Olanda, Portogallo, Slovacchia e Slovenia. La procedura è scattata secondo l'articolo 104.3 del Trattato Ue, nell'ambito del Patto di stabilità e crescita che fissa i tetti da non superare e cioè un deficit non superiore al 3% del pil e un debito pubblico non oltre il 60% del prodotto interno.

La precedente procedura nei confronti dell'Italia, aperta nel giugno 2005, era stata chiusa nel giugno 2008.

La Commissione Europea sottolinea comunque che si tratta di uno sforamento eccezionale, dovuto alla crisi, non però temporaneo. "Nell'aprile del 2009 – si legge nel testo – le autorità italiane hanno notificato un deficit pubblico programmato al 3,7% del pil nel 2009, superando così?il valore di riferimento del 3%, e un debito pubblico pari al 110,5% del pil, ben al di sopra del valore di riferimento del 60% del pil". Bruxelles sottolinea che da allora il governo italiano ha modificato le previsioni, vista anche la crisi economica e i costi delle misure straordinarie. Così, sottolinea la Commissione, "secondo il Dpef adottato dal governo il 22 settembre 2009, il deficit generale del governo secondo i piani raggiungerà il 5,3% del pil nel 2009, e il debito pubblico sarà al 115,1% del pil". Dunque, conclude la Commissione, "le cifre pianificate per deficit e debito nel 2009 forniscono la prova evidente dell'esistenza di un deficit eccessivo in Italia ai sensi del Trattato e del Patto di stabilità e crescita. La Commissione ha dunque deciso di avviare una procedura di deficit eccessivo per l'Italia adottando questo rapporto".

Tuttavia, precisa il documento della Commissione, "l'eccedenza pianificata sopra il 3% del pil è eccezionale. In particolare essa risulta da una grave contrazione economica ai sensi del Trattato e del Patto di Stabilità e crescita". D'altro canto, la Commissione osserva che lo sforamento pianificato del 3% "non è temporaneo". Anzi, secondo le previsioni di primavera, "il deficit aumenterà ulteriormente nel 2010, mentre la ripresa del pil dovrebbe essere moderata". Per questo, ricorda ancora Bruxelles, "il deficit dovrebbe restare sopra il valore di riferimento fino al 2011, per ridiscendere al 2,7% nel 2012".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Aki