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Un hacker entra in Vaticano

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Un hacker entra in Vaticano

CITTA' DEL VATICANO – Ci sarà anche un giovane hacker svizzero nei prossimi giorni in Vaticano, a spiegare ai vescovi europei i segreti del Web e della pirateria informatica. Insieme a lui un rappresentante dell'Interpol parlerà della cyber-criminalità e delle violazioni del copyright. Si svolgerà infatti da giovedì a domenica prossimi, presso l'Aula del sinodo vecchio in Vaticano, l'assemblea plenaria della Commissione episcopale europea per i media sul tema ''la cultura di Internet e la comunicazione della Chiesa''.

In Vaticano arriveranno, insieme ai circa cento delegati delle conferenze episcopali europee, anche i rappresentanti della rete sociale Facebook, del motore di ricerca Google-Youtube, del microblogging Identi.ca e dell'enciclopedia sociale Wikipedia (attraverso un rappresentante dell'associazione Wikimedia France). L'assemblea verificherà l'idea alla base della creazione della loro impresa multimediale; quindi verranno esaminate le modalità di utilizzo da parte delle persone, ed in particolare dei giovani, di questi siti ed infine i diversi esperti saranno interrogati sugli sviluppi che prevedono per le loro imprese.

Sarà insomma un dialogo a tutto campo per comprendere quali implicazioni ha la presenza di Internet, per la missione della Chiesa, come internet è entrato nella pastorale quotidiana delle diocesi e delle nostre parrocchie, e ancora si proverà a capire come la Chiesa può tradurre il messaggio cristiano nella cultura attuale dell'interattività.

Quale momento propedeutico dell'assise, i partecipanti saranno introdotti al mondo di Internet e dei cambiamenti in corso non solo nella rete – cioè il passaggio al Web 2.0 – ma anche nelle nostre società ed in particolare tra le giovane generazioni. Alla base dell'iniziativa la necessità di interpretare le culture mediali attuali nella loro specificità.

Il coordinamento delle conferenze episcopali europee in un comunicato rileva che: ''la Web generation è certamente quella che più risente in senso positivo e negativo della pervasività di Internet nella loro vita''. Per questo nel corso delle giornate di studio un sociologo aiuterà i partecipanti a comprendere il rapporto che i giovani hanno con Internet".

''Su Internet – si legge ancora nel testo – esiste un'altra cultura, parallela e ignorata per lo più dalla Chiesa, ma non dai patiti d'informatica. E' il mondo degli hackers. Attraverso la testimonianza di un giovane hacker svizzero e di un responsabile dell'Interpol per la lotta alla cyber-criminalità i partecipanti tenteranno di capire questo altro mondo. Sarà l'occasione anche per capire come sia possibile difendersi in caso di attacchi, ma anche di vedere il limiti tecnologici e legali di Internet''.

Tra i delitti maggiormente commessi dagli internauti, rilevano infatti vescovi europei, vi è la violazione del copyright. Anche per la Chiesa questa realtà ha delle conseguenze. Esperti nel campo della giurisdizione europea sul copyright e la protezione dei dati, informeranno l'assemblea della legislazione in vigore in Europa e sugli strumenti giuridici a disposizione.

Se è vero che i media diventano sempre più lo spazio sociale e culturale entro cui passano tutte le pratiche individuali e sociali, anche la pratica religiosa non è sfuggita alla presenza di Internet. Così assieme al fondatore dell'istituto indipendente ''Religioscope'', l'assemblea cercherà di verificare come internet cambia anche le pratiche religiose in particolare tra i cristiani.

Infine Pierre de Barrique de Montvallon (detto Piem), famoso vignettista, conosciuto per i suoi disegni umoristici su La Croix, le Figaro e Point, animerà l'incontro con i suoi disegni.

Articlolo scritto da: Adnkronos