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Usa, nessuno sconto per Susan Atkins

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NEW YORK – Morira' nel carcere di Chowchilla, in California, Susan Atkins, la seguace della setta di Charles Manson che 40 anni fa accoltello' a morte l'attrice Sharon Tate, incinta di otto mesi. La donna di 61 anni e' allo stadio terminale per un cancro al cervello e i giudici hanno negato ieri la sua scarcerazione per motivi umanitari.

A difenderla, in un'udienza durata quattro ore, e' stato James Whitehouse, il marito-avvocato, mentre i parenti della bella attrice, all'epoca moglie del regista Roman Polanski, si sono opposti alla sua scarcerazione, secondo quanto riferisce l'emittente Cbs.

La sorella della vittima, Debra Tate, ha sottolineato che oggi avrebbe un nipote di 40 anni se l'attrice non fosse stata uccisa. Quanto alla Atkins, "Preghero' per la sua anima quando esalera' l'ultimo respiro -ha detto- ma fino a quel momento ritengo che debba restare in una situazione controllata". I due giudici che hanno rifiutato di scarcerarla hanno motivato la loro decisione con la "natura atroce" del massacro di Bel Air, rilevando che la detenuta non ha mai compreso pienamente l'atrocita' del suo gesto.

Nella sanguinosa strage scoperta il 9 agosto del 1969, oltre alla Tate vennero uccise altre quattro persone: l'ereditiera Abigal Folger, figlia dell'imprenditore del caffe' ''Folger'', il suo fidanzato e scrittore Wojciech Frykowsky, il parrucchiere delle star Jay Sebring e il custode della villa, Steven Parent. La notte successiva, tocco' a un facoltoso droghiere, Leno La Bianca e a sua moglie Rosemary: la coppia venne accoltellata a morte in casa.

Confessando di aver ucciso l'attrice mentre chiedeva pieta' per lei e per il figlio che aveva in grembo, la Atkins sostenne che i membri della 'famiglia' Manson dovevano obbedire ai suoi ordini e che erano sotto l'effetto dell'Lsd.

Per i sette omicidi Manson, Atkins e altre due seguaci, Patricia Krenwinkle e Leslie Van Houten, vennero condannati a morte, sentenza commutata in ergastolo quando la pena capitale venne temporaneamente cancellata negli Stati Uniti negli anni Settanta.