
Roma – ''E' un grosso piacere tornare in Italia specialmente dopo una 'vacanza' di sei mesi, che è stata molto dura''. Sono le prime parole di Eugenio Vagni, il 62enne operatore della Croce Rossa Internazionale per sei mesi prigioniero nelle Filippine delle milizie di Abu Sayyaf che è tornato oggi in Italia. ''Il nostro è un bel Paese, solo stando fuori ci si rende conto di quanto'', ha detto ancora Vagni, che ha voluto ringraziare i connazionali "per tutto quello che hanno fatto, le marce, le preghiere e le messe''. Vagni è stato rapito il 15 gennaio scorso nel Sud delle Filippine e liberato esattamente una settimana fa, dopo aver trascorso 178 giorni nelle mani dei sequestratori.
L'operatore della Croce rossa, giacca marrone e camicia chiara con colletto alla 'coreana', aria provata ma serena, tornato nella sua Montevarchi nell'aretino. L'accoglienza è stata calorosa. Ad accoglierlo, oltre a 200 concittadini, il sindaco Giorgio Valentini, i consiglieri regionali Mauro Ricci ed Enzo Brogi, il parlamentare del Pd Rolando Nannicini, il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai. A dare il bentornato all'operatore umanitario anche una decina di rappresentanti della comunita' filippina locale, che avevano uno striscione in cui esprimono la loro soddisfazione per la liberazione dell'ostaggio.
Articlolo scritto da: Adnkronos