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Venezia, ‘Baarìa’ di Tornatore apre la Mostra

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VENEZIA – Non solo italiani' Anche gli americani faranno la parte del Leone alla 66esima Mostra del Cinema di Venezia, diretta da Marco Müller e in programma dal 2 al 12 settembre. Infatti, al poker tricolore – il kolossal all-star 'Baarìa' di Giuseppe Tornatore, 'Il grande sogno' sessantottino di Michele Placido, il thriller psicologico 'La doppia ora' dell'esordiente Giuseppe Capotondi e 'Lo spazio bianco' di Francesca Comencini tratto da libro di Valeria Parrella – gli Usa, dopo le polemiche per la scarsa presenza dell'anno scorso, rispondono con ben 6 titoli in concorso.

Michael Moore presenta il suo nuovo documentario sulla crisi finanziaria 'Capitalism: A Love Story', Werner Herzog porta in laguna 'Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans', remake del cult 'Il cattivo tenente' di Abel Ferrara, con Nicolas Cage ed Eva Mendes. Arriva l'opera prima dello stilista Tom Ford, 'A Single Man', con Colin Firth e Julianne Moore. E poi ancora, il ritorno allo zombie-horror del maestro George Romero, 'Survival of the Dead', Todd Solondz che torna a scavare nel disagio esistenziale stelle & strisce con 'Life During Wartime', interpretato anche da Charlotte Rampling e infine John Hillcoat con l'adattamento del romanzo premio Pulitzer 'The Road' di Cormac McCarthy, protagonisti Viggo Mortensen e Charlize Theron.

A contendersi il Leone d'Oro saranno anche quattro francesi: Claire Denis con 'White Material', con Isabelle Huppert e il redivivo Highlander Christopher Lambert; Patrice Chéreau con 'Persécution', protagonista la miglior attrice del festival di Cannes (Antichrist) Charlotte Gainsbourg; il vegliardo Jacques Rivette con '36 Vues du Pic Saint-Loup', protagonisti Sergio Castellitto e Jane Birkin (madre della Gainsbourg per un confronto formato famiglia); il belga Jaco Van Dormael con la produzione francese 'Mr. Nobody', interpretato da Jared Leto e Diane Kruger.

In lizza anche il tedesco di origini turche Fatih Akin ('La sposa turca') con 'Soul Kitchen', il giapponese-culto Shinya Tsukamoto con l'horror 'Tetsuo – The Bullet Man', l'iraniana in esilio Shirin Neshat che firma l'attesa trasposizione del romanzo dissidente 'Women Without Men' di Shahrnush Parsipur, l'israeliano Samuel Maoz con 'Lebanon', l'ultima guerra in Libano vista da un carro armato; 'Lourdes' della viennese Jessica Hausner; Cheang Pou Soi con 'Accident'; Vimukhti Jayasundara dallo Sri Lanka con 'Between Two Worlds'; Yonfan con la coproduzione cinese-taiwanese-hongkonghese 'Prince of Tears' e l'egiziano Ahmed Maher con 'The Traveller'.

A questi 23 titoli, tutti in prima mondiale al Lido, da aggiungere un 24esimo film a sorpresa, la kermesse lagunare vedrà gli yankee dominatori anche del Fuori Concorso, con una parata di star: un imbolsito Matt Damon accompagnerà Steven Soderbergh per 'The Informant'; George Clooney, Kevin Spacey, Ewan McGregor e Jeff Bridges saranno i quattro assi nella manica di Grant Heslow e la sua commedia demenziale 'The Men who Stare at Goats', mentre il thriller 'Brooklyn's Finest' di Antoine Fuqua porterà in Laguna Richard Gere ed Ethan Hawke.

Ma nel fuori competizione non mancheranno nemmeno gli autori: se il Leone d'Oro alla carriera John Lasseter porta in versione 3D 'Toy Story' e 'Toy Story 2', Abel Ferrara risponde la docu-fiction 'Napoli Napoli Napoli' e Oliver Stone con il doc 'South of the Border'. Spazio privilegiato avranno anche i vecchi Leoni italiani: Francesco Maselli con 'Le ombre rosse', interpretato da Roberto Herlitzka ed Ennio Fantastichini, e Giuliano Montaldo con il doc 'L'oro di Cuba'. Sempre il tricolore sventolerà John Turturro con Roman Paska dietro la macchina da presa per il documentario 'Prove per una tragedia siciliana'.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Cinematografo.it