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Viaggio di Barack Obama in Europa e Medio Oriente

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Viaggio di Barack Obama in Europa e Medio Oriente

WASHINGTON – "Non è solo nell'interesse dei palestinesi avere uno Stato, è nell'interesse del popolo israeliano stabilizzare la situazione. Ed è nell'interesse degli Stati Uniti che vi siano due Stati che vivano a fianco a fianco in pace e sicurezza". Ne è convinto il presidente americano Barack Obama che alla vigilia del suo viaggio in Europa e Medio Oriente ha confermato in un'intervista alla BBC l'impegno degli Stati Uniti a dare un contributo per la ripresa dei negoziati di pace in Medio Oriente.

Obama si fermerà anche al Cairo dove pronuncerà un atteso discorso sui rapporti con i musulmani. Secondo Obama, gli Stati Uniti "saranno in grado di far ripartire seri negoziati fra israeliani e palestinesi". Il presidente americano ha poi esortato alla pazienza quando gli è stato chiesto di commentare il rifiuto israeliano ad accogliere il suo invito a congelare l'attività edilizia negli insediamenti. "La diplomazia è sempre frutto di una lunga e faticosa scarpinata. Non si tratta mai di risultati rapidi", ha commentato.

In un'altra intervista, concessa alla National Public radio americana, Obama ha sottolineato la necessità di "essere onesti" con "i buoni amici" come Israele. "Penso – ha proseguito – che vi siano stati momenti in cui non siamo stati onesti come dovevamo sul fatto che l'attuale direzione nella regione sia profondamente negativa".

"Dobbiamo – ha affermato – mantenere costante la fiducia nella possibilità dei negoziati che porteranno alla pace, e il congelamento degli insediamenti ne fa parte". Obama non ha voluto parlare di eventuali pressioni su Israele. "Siamo ancora all'inizio del processo – ha ricordato – loro hanno formato un governo circa un mese fa".

Il capo della Casa Bianca è tornato poi a parlare anche di Iran manifestando la speranza che ci possano essere progressi entro la fine dell'anno, tramite "una diplomazia diretta e tenace". Il presidente Usa ha spiegato di non aver bisogno che Israele lo convinca della necessità di affrontare il programma nucleare iraniano. "E' nell'interesse del mondo che l'Iran accantoni le ambizioni per un'arma nucleare" e per questo serve "una diplomazia diretta e tenace".

"Malgrado non voglia porre ultimatum artificiali in questo processo, voglio essere certo che, entro la fine dell'anno, si sia avviato un serio processo", ha dichiarato. Obama si recherà domani in Arabia Saudita, poi andrà in Egitto dove è atteso un suo discorso sul rapporto con i musulmani, e infine parteciperà in Francia alle cerimonie per l'anniversario dello sbarco in Normandia. Alla domanda sul tema dei diritti umani in Medio oriente, ha detto che non bisogna imporre i propri valori ma mostrarsi come "modello". "Ed è per questo – ha aggiunto- che da questa mia prospettiva è importante chiudere Guantanamo, per quanto sia difficile".

Articlolo scritto da: Adnkronos