Home Cronaca Vicenza, si barrica in casa e uccide un carabiniere

Vicenza, si barrica in casa e uccide un carabiniere

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Vicenza – E' stato necessario un blitz del Gis, il Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri, per riuscire a fermare la lucida follia omicida di Battista Zanellato, l'84enne di Bosco di Nanto, in provincia di Vicenza, che dopo essersi asserragliato in casa ha ucciso con una fucilata il tenente colonnello dei carabinieri Valerio Gildoni di 42 anni.

Il militare stava cercando di entrare nell'abitazione per verificare, su richiesta dei familiari che avevano chiamato il 112, se l'uomo fosse o meno in vita visto che non apriva la porta e non dava risposte dall'interno. Da 3 giorni però Zanellato, a detta dei familiari, era in preda a manie di persecuzione eossessionato dalla paura di essere aggredito. Inizialmente si era barricato per sfuggire ad una visita del suo medico ma poi non ha più aperto la porta di casa a nessuno: né al figlio, né ai dottori né tantomeno ai militari dell'Arma intervenuti. La pattuglia, giunta sul posto, è stata infatti accolta a fucilate dal pensionato. I militari hanno avvisato i loro superiori tra cui il tenente colonnello Gildoni. L'ufficiale, in borghese ma con indosso il giubbotto antiproiettile, ha tentato di convincere l'anziano, ma l'84enne, spaventato dall'arrivo dei carabinieri da lui identificati come ''mafiosi'', ha deciso di prendere l'arma che aveva in casa e ha fatto fuoco colpendo Gildoni alla testa.

Nel corso dell'assedio, durato otto ore, l'uomo ha sparato per ben due volte, prima uccidendo il tenente colonnello Gildoni e poi centrando, con molta precisione, uno dei fari che illuminavano la casa, finché gli uomini del Gis sono entrati in casa lanciando lacrimogeni e granate accecanti. Una volta stordito l'anziano è stato privato del fucile che stringeva nelle mani e portato fuori dalla casa. Attualmente Zanellato si trova ricoverato in ospedale, piantonato, per essere sottoposto ad una serie di controlli medici e psicologici.

Cordoglio intanto è stato ancora espresso da parte dell'Arma per la morte del collega caduto in servizo. Gildoni era arrivato a Vicenza solo cinque giorni fa da Roma, dove comandava la compagnia di Montesacro e tra pochi giorni sarebbe entrato ufficalmente in servizio in qualità di comandante del Reparto Operativo. L'ufficiale aveva risolto a Montesacro l'omicidio di Roberto Intini, ucciso con una coltellata in un parcheggio di via Val Senio da Stefano Melone, all'epoca 22enne, suo coetaneo. Gildoni, all'epoca maggiore, era riuscito ad ottenere la confessione di Melone, il quale aveva ucciso Intini per 300 euro, il prezzo di tre grammi di cocaina. "Gli dovevo quei soldi ma non li avevo, lui mi tormentava, mi minacciava e un paio di volte mi aveva anche menato ma non lo volevo ammazzare, è stato un incidente".

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale Gianfrancesco Siazzu, il seguente messaggio: "Ho appreso con immenso dolore la notizia del tragico episodio verificatosi in provincia di Vicenza, in cui, nell'espletamento del servizio, ha perso la vita il tenente colonnello Valerio Gildoni. In questa triste circostanza desidero far pervenire a lei, signor Comandante Generale, e all'Arma espressioni di partecipe cordoglio e di solidale vicinanza. La prego di rendersi interprete di tali sentimenti nei confronti dei familiari della vittima". Lo rende noto un comunicato della Presidenza della Repubblica.

Il capo della polizia, Antonio Manganelli, ha espresso profondo cordoglio per la morte dell'ufficiale dell'Arma dei Carabinieri, tragicamente avvenuta oggi a Vicenza durante l'espletamento del servizio. Attraverso il comandante generale dell'Arma Gianfranco Siazzu il prefetto Manganelli ha rivolto sentimenti di vicinanza ai familiari del militare.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign