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310mila euro per il sociale

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310mila euro per il sociale

Arezzo – “Abbiamo messo a punto due significative operazioni nel sociale – ha affermato stamani il Sindaco Giuseppe Fanfani. 100.00 euro andranno a coloro che hanno perduto lavoro quest’anno e qui collaboreremo con la Caritas Diocesana. 210.000 euro sono invece destinati agli anziani in difficoltà economica e, in questo caso, la collaborazione è quella tradizionale con i sindacati dei lavoratori dipendenti e autonomi. In questo modo confermiamo che le persone e le famiglie sono le nostre autentiche priorità. Siamo di fronte a drastici tagli ai bilanci degli enti locali da parte del Governo. Arezzo avrà 4 milioni di euro in meno nel 2011 e 7 milioni in meno l’anno successivo. Togliendo le spese obbligatorie, grandissima parte del nostro bilancio disponibile viene quindi destinata alle politiche sociali, con la rinuncia ad altre voci di spesa come quelle degli spettacoli e degli eventi”.
Anche il Presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Caroti, ha sottolineato il valore delle azioni sul sociale: “oggi l’amministrazione comunale presenta alla città due azioni concrete, due strumenti diretti per sostenere fasce deboli di cittadini e sono lieto che lo faccia con la rappresentanza della Giunta, del Consiglio Comunale e delle associazioni, con il riconoscimento dei rispettivi ruoli. Il Consiglio Comunale, con l’approvazione del bilancio, ha deliberato la previsione dello stanziamento dei fondi per il contributo ai pagamenti delle utenze a favore dei pensionati e, dopo lungo e proficuo dibattito, lo stanziamento di un fondo di euro 100.000 a sostegno di coloro che hanno perso il lavoro, con indirizzo di un eventuale raddoppio della cifra. Su questo punto – ha sottolineato il Presidente Caroti – il ruolo propositivo dei consiglieri e dei gruppi è stato fondamentale, segno della massima attenzione dinanzi alle crescenti difficoltà di molte famiglie aretine. Ringrazio pertanto il consiglio per il ruolo di indirizzo politico svolto e la giunta per l’adozione degli atti che gestiscono e rendono efficaci le scelte di bilancio. Esprimo la mia soddisfazione per questo risultato che rappresenta la modalità con cui è sempre auspicabile che l’amministrazione si presenti ai cittadini, in una stretta collaborazione tra l’assemblea e l’esecutivo, perché nel reciproco rispetto dei ruoli entrambi devono rispondere ai bisogni delle persone”.
Il capogruppo della Commissione politiche sociali, Cristiano Rossi, si è soffermato sullo stanziamento destinato a chi perde lavoro nel 2010: “ci rivolgiamo alle fasce di nuove povertà e sperimentiamo forme di contributi che cercano di prevenire situazioni stabili di emarginazione economica. Verificheremo, e questo è l’indirizzo del Consiglio comunale, la possibilità di raddoppiare il finanziamento”.
Quello attuale è stato diviso in due parti. 30.000 euro vengono messi a disposizione della Caritas per azioni immediate, quelle che non consentono di attendere i tempi della pubblica amministrazione. 70.000 euro saranno messi a bando a partire dal 5 ottobre. Ci saranno 30 giorni di tempo per presentare la domanda e verrà quindi stilata una graduatoria. La finalità è quella di contribuire alle spese per l’affitto e per le utenze domestiche. Particolare attenzione alle famiglie sfrattate. I criteri alla base dell’erogazione sono due. Il primo è aver perduto il lavoro nell’anno in corso e il secondo è l’aver avuto un reddito Isee nel 2009 non superiore a 10.000 euro. Ovviamente il soggetto non deve già essere in carico ai servizi sociali. Su queste basi, verrà stilata una graduatoria. Saranno quindi valutati il reddito, la composizione familiare, la presenza di minori nonchè di diversamente abili o invalidi.
Fondamentale il ruolo della Caritas nella gestione delle emergenze e quindi dei 30.000 euro destinate ad esse. “Si tratta di un’importante collaborazione – ha affermato il Direttore Giuliano Francioli. Abbiamo operato e continueremo ad operare insieme all’Amministrazione comunale”. “Ci saranno due modalità di accesso – ha annunciato il vice Direttore Andrea della Verde. O attraverso i servizi sociali del Comune e direttamente da noi. E’ uno strumento importante perché la povertà è in aumento: cresce quella di generi alimentari”.

La seconda iniziativa illustrata stamani in palazzo comunale è “Aiutoanziani” e cioè il sostegno economico a pensionati o famiglie di pensionati a basso reddito. Le domande possono esse presentate da oggi fino al 26 ottobre.
Il Sindaco Fanfani, che ha presentato il protocollo insieme ad Adriano Ghiotto in rappresentanza dei sindacati pensionati dei lavoratori dipendenti e autonomi, ha firmato l’atto questa mattina.
E’ possibile fruire di un sostegno economico, denominato “Aiutoanziani”, rivolto a persone pensionate i cui mezzi di sostentamento risultano insufficienti a soddisfare i bisogni primari (alimentazione, cure mediche, vestiario, pagamento utenze domestiche, affitto ecc..).
Possono presentare domanda i cittadini pensionati e/o invalidi che nell’anno 2010 non hanno percepito i contributi destinati al sostegno economico per il pagamento del canone locativo.
Il richiedente deve essere in possesso di tutti i requisiti sotto elencati: essere titolare di una delle seguenti tipologie di pensione: vecchiaia, anzianità, sociale, inabilità INPS, reversibilità (solo nel caso che alla data del 31 dicembre 2009 siano stati compiuti 60 anni dalle donne e 65 dagli uomini), invalidità civile (solo nel caso che alla data del 31/12/209 siano stati compiuti 60 anni sia dalle donne che dagli uomini).
Altro requisito necessario e quello di appartenere ad una delle seguenti tipologie di nucleo familiare: nuclei familiari composti da soli pensionati non inseriti in strutture residenziali pubbliche o private (R.A. , R.S.A. ecc.); nuclei familiari con al loro interno soggetti pensionati non autosufficienti, non inseriti in strutture residenziali pubbliche o private (R.A., R.S.A. ecc.) portatori di invalidità al 100% debitamente riconosciuta con atto dei competenti organi; nuclei familiari composti da soli pensionati e figlio/i disabile/i (lo stato di handicap deve essere riconosciuto dalla legge 104/1992); possedere un’attestazione ISEE del nucleo familiare con valore non superiore a 9.200 euro.
La graduatoria è suddivisa in 3 fasce in base alla soglia ISEE presentata: la fascia A prevede un beneficio di 450 euro e vi fanno parte soggetti con una soglia Isee inferiore o pari a 4.500 euro. Nella fascia B rientrano i soggetti che presentano una soglia ISEE compresa tra 4.500,01 e 7.500 euro e il beneficio erogato è di 380 euro. La fascia C è per chi ha una soglia ISEE compresa tra 7.500,01 e 9.200 euro e avranno un beneficio di 200 euro..
I contributi verranno erogati fino ad esaurimento delle risorse economiche a disposizione. In caso di decesso da parte del beneficiario, il contributo viene comunque erogato solo al nucleo familiare anagrafico del richiedente.
Non potranno beneficiare del contributo “Aiutoanziani” i cittadini che usufruiranno del contributo indiretto da parte dell’Amministrazione Comunale sotto forma di conto compensativo.
Le domande possono essere presentate da oggi al 26 ottobre allo Sportello Unico del Comune di Arezzo (P.zza A. Fanfani n. 1 – ex caserma Cadorna-) dal lunedì al giovedì dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e dalle ore 14,30 alle ore 18,00 e nei giorni di venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,00 oppure a mezzo posta al seguente indirizzo: Ufficio Protocollo del Comune di Arezzo P.zza A. Fanfani 1 in tal caso fa fede il timbro dell’Ufficio Postale accettante.
I cittadini in possesso dei requisiti richiesti possono avvalersi dell’aiuto dei sindacati firmatari il protocollo di intesa (CGIL, CISL,UIL, ACLI, Fenacom, Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, Coltidetti, CNA, CIA, ..) per la compilazione della domanda.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a Sportello Unico per il cittadino e l’impresa del Comune di Arezzo (P.zza A. Fanfani n. 1 – ex caserma Cadorna-) tel. 0575/ 377777.