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‘Adesso Basta’ un libro di Simone Perotti

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AREZZO – Perotti è nato a Frascati (Roma), nel 1965 ed ha fatto il manager per quasi vent’anni nel settore della comunicazione, in agenzie e aziende quotate e non, italiane e multinazionali. Poi ha detto basta, ha lasciato soldi e carriera e si è trasferito in Liguria, tra La Spezia e le Cinque Terre, per dedicarsi esclusivamente a scrittura e navigazione. Per vivere oggi fa l’affittabarche, trasferisce imbarcazioni, fa lo skipper e l’istruttore di vela trascorrendo circa quattro mesi all’anno in mare. Poi pittura case, prepara aperitivi per i bar, restaura mobili, fa la guida turistica, vende le sue sculture ed i suoi pesci, tutti visibili sul sito www.simoneperotti.com.

ADESSO BASTA ovvero lasciare il lavoro e cambiare vita è il primo manuale sul downshifting scritto da chi è riuscito a cambiare davvero la sua vita (senza essere ricco di famiglia o vincere al SuperEnalotto). In fondo ne abbiamo abbastanza, lavorare per consumare non rende felici. Cambiare vita da soli sembra una scelta troppo faticosa. Addirittura impossibile. Invece no. Il downshifting (scalare marcia, rallentare il ritmo) è un fenomeno sociale che interessa milioni di persone nel mondo (complice anche la crisi). Ma non si tratta solo di ridurre il salario per avere più tempo libero. Occorre un cambio di vita netto, verso se stessi, il mondo che ci circonda, le abitudini, gli obblighi, il consumo.
ADESSO BASTA è anche Libro del Mese segnalato dalla trasmissione Caterpillar di Cirri e Solibello su Radio 2.
All’incontro parteciperanno la giornalista MARIA LUISA PEZZALI (lavora nella redazione news di Radio24 ed è autrice e conduttrice di “Essere e Avere” il magazine di Radio24 dedicato ai consumi, allo shopping ed alle nuove tendenze) ed il giornalista FEDERICO TADDIA (autore televisivo e radiofonico, ha collaborato nel programma di Fiorello e Marco Baldini “Viva Radio 2” , con “Ballarò” su Rai 3, conduce il programma “Screensaver” su Rai 3 ed ha condotto il programma “L’altro Lato” su Radio 2).

IL DOWNSHIFTING
Ultimamente non si fa che ascoltare proclami del tipo: “Voglio viaggiare un po’, prendo un anno sabbatico. Smetto di lavorare: in Thailandia c’è un’isoletta dove non c’è nessuno e si vive con poco. Ho deciso, apro un bar sulla spiaggia, in un’insenatura praticamente inaccessibile”.
All’ora dell’aperitivo, un po’ dovunque, fioriscono i progetti più straordinari, e l’adrenalina scorre libera e feconda.

Solo qualche anno fa tutti volevano diventare ricchi ed oggi tutti vogliono smettere.
Perché?
Va detto che, spesso, tutti noi scambiamo le intenzioni con le fantasie, i sogni alla moda con la vita vera.
Quando l’effetto degli aperitivi sfuma si va solo a dormire un po’ intronati.
La mattina dopo, torniamo a lavorare.
Con qualche frustrazione in più.
Anche se non è un’impresa semplice, tuttavia, realizzare questo cambio di vita è possibile.
Si possono rompere gli indugi, si può riuscire a diventare uomini liberi (almeno molto più liberi di ora).
E’ possibile farlo, soprattutto, senza vincite milionarie o l’aiuto di papà.
“Finora abbiamo pensato che ci fosse solo un modo di guadagnare soldi e lavorare, cioè il nostro. Non è così.”
Precisiamo, “Adesso Basta” non ha nulla a che vedere con il Michael Douglas di “Un giorno di ordinaria follia”.
Anche per Simone Perotti ci sono stati gli ingorghi in mezzo al traffico e tensioni quotidiane date dalla vita moderna, però la sua, è stata una scelta morbida, un volere rallentare per riappropriarsi meglio di se stesso e della propria vita.
“Adesso basta” è un diario allo stesso tempo realistico, venato di umorismo e di una pratica ribellione a quella che dovrebbe essere una vita normale.
Il lavoro, in realtà, dovrebbe essere lo strumento per vivere bene, in armonia con le proprie emozioni e i propri sentimenti.
Naturalmente non è così per tutti.
Molti uomini lavorano dieci-dodici ore al giorno per poter acquistare oggetti superflui (l’ultimo gadget tecnologico), cimeli di vacua potenza (auto di lusso, ristoranti raffinati).
Per alcuni questa vita è il meglio che si possa desiderare.
Per altri no.
Ed è a questi Simone Perotti si rivolge, suggerendo loro di analizzare attentamente la propria vita per poi migliorarla.
Schematizzando: «abbattimento dei costi d’esercizio della nostra vita. Aumento del livello di risparmio. Creazione delle condizioni economiche necessarie a smettere col nostro lavoro tradizionale».
Insomma liberarsi da per diventare liberi di.
E qui bisogna avere le idee chiare.

Simone Perotti risponde all’articolo pubblicato da Affari Italiani.
“…Se c'è una cosa che so per certo è che la libertà e l'autonomia conquistate con fatica non possono essere messe a repentaglio da successo o altre amenità. Come tutti gli uomini di mare so che quando c'è burrasca bisogna resistere, tenere la barra al centro, che poi tutto passa. Io però non sono Alain Elkan, io di quello che faccio (navigare e scrivere) ci vivo, e il piccolo successo del mio libro è prezioso per me per due ragioni ovvero mantenermi ed incontrare ed essere in comunicazione con migliaia di persone con cui condivido un'analisi del sistema, una visione del mondo, incontri che sono davvero una esperienza straordinaria. Per queste ragioni ho deciso di dedicarmi a presentazioni del libro ed interviste per questi mesi, fino al 10 febbraio. Sarebbe stupido e insensato non farlo. Poi basta, salvo cose scelte a soggetto tornerò nel mio anonimato con la voglia intatta di studiare, scrivere e navigare, che sono poi la mia vita. Certo mi vedrete ancora, ma quello che mi capiterà sarà sempre scelto, non sarà imposto, non sarà subito, bensì finalizzato a vivere, a campare, sempre all'interno di una scelta che era e resta prioritaria: il mio equilibrio, il mio benessere, la mia libertà di pensare ed essere. Cose che, se costituiscono anche testimonianza attiva e sono utili a molti per riflettere, sono ancora più importanti da vivere…”