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Unione di Centro: prime indicazioni sulle prossime Regionali

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AREZZO – Entra a pieno regime la campagna di avvicinamento dell’Unione di Centro Aretina per le prossime elezione regionali; è stato, infatti, definito il calendario delle assemblee di vallata e del capoluogo per le consultazioni con iscritti e simpatizzanti per definire la lista circoscrizionale dei candidati.
“ Abbiamo programmato una serie di incontri nelle vallate e nel capoluogo” – Dichiara Lorenzo Zirri, Coordinatore provinciale – “ per individuare candidature che provengano dal basso, affinché la lista provinciale sia quanto più qualificata possibile e quanto più rappresentativa dei territori e della società aretina.”
Venerdì 29 gennaio u.s., si è tenuta a Monte San Savino, presso la sede storica della Democrazia Cristiana, l’assemblea della Valdichiana; martedì 2 febbraio, dalle ore 21:00, è in programma l’assemblea del Valdarno presso la sede comunale dell’UDC di Terranuova Bracciolini; mercoledì 3 p.v. con il medesimo orario d’inizio, è in programma l’assemblea del Capoluogo, presso la sede provinciale di Arezzo; mentre la prossima settimana si terranno rispettivamente gli incontri locali per il Casentino e la Valtiberina.
In attesa di conoscere la lista definitiva dei candidati si registrano, tuttavia, le prime dichiarazioni dei dirigenti regionali.
"Avevamo proposto al PDL di convergere sul nostro candidato, così da affrontare compatti la prossima tornata elettorale in Toscana. La candidatura dell'on. Faenzi, con tutto il rispetto per la persona, è stata la risposta. Ciò dimostra come il PDL Toscano non abbia voglia di vincere e nemmeno di provarci". Così il Segretario Regionale UDC, on. Nedo Poli, commenta la candidatura per il PDL dell'on. Monica Faenzi.
Dal Sachall di Firenze dove era in corso l’Assemblea Regionale dei Giovani UDC, l’on. Francesco Bosi, ha chiarito ulteriormente ai giornalisti intervenuti le ragioni della scelta identitaria: “Corriamo da soli perché il PDL non è interessato a creare un’alternativa valida all’egemonia del PD. Di fatto, in Toscana PD e PDL sono due facce della stessa medaglia, basta guardare la legge elettorale che ha eliminato le preferenze e che serve solo a salvaguardare potere e sottopotere dei nominati. Al contrario, coloro i quali vivono una sofferenza per una Regione che potrebbe crescere, troveranno nell’Unione di Centro il modo di far sentire la loro voce.”