Home Cultura e Eventi Cultura Al via la stagione di prosa al teatro Pietro Aretino

Al via la stagione di prosa al teatro Pietro Aretino

0

Arezzo – Giovedì 28 e venerdì 29 ottobre alle 21, “Non si sa come” di Luigi Pirandello dà il via alla stagione di prosa 2010/2011 organizzata al teatro Pietro Aretino dall’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo con la direzione artistica di Andrea Biagiotti.
Autore dello spettacolo è Nicola Fano, interpreti sono Sebastiano Lo Monaco, Pier Luigi Misasi, Barbara Begala, Giuseppe Cantore. Con la partecipazione di Maria Rosaria Carli, regia di Sebastiano Lo Monaco, una produzione Sicilia Teatro.
Su una nave da crociera degli anni trenta c’è una compagnia di comici di rivista che ogni pomeriggio prova numeri nuovi da proporre la sera ai croceristi. Due coppie e un tecnico-amministratore formano il gruppo guidato da un uomo che gli altri chiamano il Conte: forse ha un passato aristocratico (i suoi modi lo farebbero supporre) ma se lo ha, è certamente un passato decaduto (la sua tendenza a filosofeggiare lo dimostra). Mentre i comici provano i loro numeri, veniamo a scoprire di più della loro vita: le due coppie sono legate da un incastro di segreti, in passato i ruoli si sono incrociati e ognuno dei due uomini ha consumato una passione con la moglie dell’altro. Forse si amano ancora, forse no. Di certo il Conte si diverte a chiosare realtà, aspirazioni e destini. Il tutto tra una prova e l’altra, tra una canzone e l’altra, tra un pezzo musicale e l’altro, nel vitale ripetersi della loro vanità comica. Fino al colpo di scena finale, quando i tradimenti intrecciati saranno rivelati e la realtà apparirà troppo pesante per essere trasformata in fantasia filosofica, com’è abitudine del Conte
Sebastiano Lo Monaco si mette alla prova cantando, ballando, recitando il repertorio dei comici, pur nel pieno e sostanziale rispetto dello spirito e della filosofia di Pirandello. E, a dar corpo a questo omaggio-miracolo, nessun autore poteva essere più adatto di Nicola Fano che alla comicità popolare italiana ha dedicato alcuni dei suoi saggi critici più importanti nonché alcuni dei suoi copioni più divertenti e apprezzati.