Perugia (Adnkronos/Ign) – "Ribadisco di aver sempre cercato di difendermi, non ho mai voluto offendere o calunniare nessuno, ho solo esercitato un mio diritto", ha detto in italiano Amanda Knox al gup Claudia Matteini che si è poi ritirata in camera di consiglio.

I pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuela Comodi hanno chiesto il rinvio a giudizio della Knox per calunnia, mentre la difesa della giovane ne ha sollecitato il proscioglimento.
Amanda, accusata di calunnia nei confronti di alcuni agenti della questura di Perugia, durante l'udienza ha scritto appunti su un foglio bianco. Pantaloni neri, maglione verde, capelli corti, è apparsa pallida, un po' dimagrita e con lo sguardo spento.
Il patrigno della giovane Chris Mellas l'ha aspettata per vederla entrare in aula e le ha rivolto un sorriso da lontano. Erano presenti i legali della Knox, gli avvocati Luciano Ghirga, Carlo Dalla Vedova e Maria Del Grosso, i pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuela Comodi, alcuni poliziotti che si sono costituiti parte civile e il loro avvocato Francesco Maresca.
Amanda deve rispondere del reato di calunnia per aver riferito, durante il processo di primo grado, di essere stata maltrattata dagli agenti che la interrogarono in questura la notte del 4 novembre 2007, quando poi venne arrestata. Amanda, già condannata in primo grado a 26 anni di carcere per l'omicidio di Meredith Kercher, rischia un altro processo. Intanto il 24 novembre prossimo, per lei e per l'ex fidanzato Raffaele Sollecito inizierà il processo d'appello.

Articlolo scritto da: Adnkronos