Home Attualità Economia Arco e Fedi: il polo digitale ‘attrae’ finanziamenti regionali

Arco e Fedi: il polo digitale ‘attrae’ finanziamenti regionali

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AREZZO – Cofinanziamento della Regione per due progetti aretini che rappresentano la prima esperienza di cooperazione tra le imprese promotrici del costituendo Polo Digitale Applicato del Comune di Arezzo che, insieme alle Associazioni di categoria, al Comune, alla Provincia e alla Camera di Commercio di Arezzo, collaborano allo sviluppo dell’innovazione e della competitività nel territorio aretino.
“Il Polo Digitale è partito – ricorda l’assessore all’Innovazione Tecnologica Emiliano Cecchini – e ha ottenuto già una prima vittoria con questi due progetti che si sono classificati tra i primi 4 a livello regionale e hanno ricevuto il cofinanziamento dalla Regione. Una dimostrazione che le aziende aretine sono in gamba e che la sinergia senza temere ‘concorrenti’ funziona: viene così incoraggiato il progetto Piuss del Polo Digitale che assume ancora più forza ed è fondamentale per sviluppare l’occupazione e l’economia aretina basata sull’informatica. Il partenariato tra aziende oggi funziona anche senza la sede fisica presso l’ex mercato ortofrutticolo di Pescaiola e funzionerà ancora di più quando il Polo avrà la sua struttura”.
I due progetti si chiamano Arco e Fedi e si propongono di migliorare l’organizzazione delle aziende attraverso un sistema di videoconferenze, di archiviazione digitale e di fatturazione elettronica. Il Comune farà da “test” a favore delle imprese che poi potranno vendere il software messo a punto e testato, nel resto d’Italia e in Europa.
Il progetto Arco mira a creare una “rete” di comunicazione estesa fra pubblico, imprese e mondo associativo ponendosi due obiettivi: integrare i sistemi di comunicazione tradizionali con i sistemi digitali di tipo Voip/Moip (Voice Over Internet Protocol) per risparmiare sulle telefonate e fare videoconferenze e contribuire alla dematerializzazione e semplificazione dei flussi documentali con l’introduzione di sistemi di archiviazione digitale.
“I due progetti – commenta Luigi Paperini di Cna, capofila del progetto Arco – viaggiano insieme e hanno l’obiettivo di rendere più funzionale, presente ed appetitosa la ‘strada digitale’ per superare i vecchi metodi di comunicazione analogica e di abnorme produzione di carta. Due i percorsi del progetto: creare una rete di comunicazione VoIP, integrata nel sistema previsto dalla Regione Toscana, che permetterà un utilizzo a costo zero della comunicazione voce (videoconferenze) insieme ad un sistema di archiviazione dei documenti. Il servizio avrà tutte le necessarie caratteristiche di sicurezza e riservatezza del dato, nonché di compliance ed interoperabilità con i servizi e le infrastrutture della Regione Toscana. I servizi proposti da Arco saranno veicolati attraverso un portale messo a disposizione dalle associazioni per i loro iscritti in modo da agevolarne la conoscenza e l’utilizzo”.
La partecipazione del Comune, delle Associazioni di categoria e delle aziende del Polo Digitale, consentirà di coinvolgere un numero importante di imprese con conseguenti ricadute in termini di economicità del servizio aprendo così la strada alla creazione di una rete digitale di soggetti che dialogano fra di loro sulla quale innestare ulteriori servizi interoperabili.
Il secondo progetto si chiama Fedi e riguarda la Fatturazione Elettronica Diffusa e Interoperante: obiettivo è la dematerializzazione dei processi amministrativi attraverso l’adozione diffusa della Fatturazione Elettronica.. Il tutto all’interno del quadro complessivo di indirizzi che la pianificazione regionale promuove nell’area dello sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza.
“Il progetto Fedi fornisce uno strumento per la fatturazione elettronica – sostiene Sergio Peruzzi della Infor. Sono circa 1500 le aziende nel distretto aretino partner del Polo Digitale Applicato del Comune di Arezzo che collaborano al progetto a cui si aggiungono, come potenziali fruitori, anche le migliaia di imprese aderenti alle Associazioni partner. Il trattamento digitale di un così grande numero di documenti consentirà un notevole risparmio economico, il superamento di milioni di fogli cartacei, la semplificazione dei procedimenti e quindi nuove modalità di gestione delle relazioni tra un gran numero di piccole e medie imprese”.
Una delle imprese partner dei progetti è la Flexline rappresentata da Marco Carboni che ricorda come “questo progetto comune tra aziende supera la ‘concorrenza’ e consente uno scambio di conoscenze e una maggiore funzionalità organizzativa”.