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Arezzo: la qualità dell’aria non cambia

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Arezzo: la qualità dell’aria non cambia

AREZZO – Comune, Provincia e Arpat ancora insieme per il consueto appuntamento con i dati sui rilevamenti della qualità dell’aria ad Arezzo. E’ l’assessore del Comune Roberto Banchetti a presentare le analisi relative all’anno 2009, insieme all’assessore provinciale Andrea Cutini e ai tecnici di Arpat Bondi e Tanganelli. “Questa attenta valutazione annuale svolta da Arpat con quattro stazioni di misura ed un laboratorio mobile, ci consente di studiare azioni finalizzate a migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo e, di conseguenza, la salute di tutti. Grazie all’impegno di Arpat, Comune e Provincia abbiamo nel nostro territorio un numero maggiore di stazioni di rilevamento rispetto a quelle previste dalla rete regionale che ne individua solo una, quella di piazza della Repubblica. I dati dei monitoraggi sono stabili, anche grazie agli incentivi per l’acquisto e la rottamazione dei veicoli a maggior impatto ambientale, ma ci stiamo impegnando per fare un ulteriore salto di qualità strutturale”.
Vediamo nel dettaglio i dati del 2009 illustrati da Claudio Bondi che conferma “un quadro simile a quello degli anni precedenti. Gli indicatori del materiale particolato PM10 mettono in evidenza una buona stabilità dei livelli medi per l’area urbana ed un numero di superamenti del valore limite della media giornaliera più elevati nella stazione di misura di Via Fiorentina. I valori medi annuali di materiale particolato PM2,5 rilevati con l’autolaboratorio, risultano poco inferiori al limite medio annuale indicato in 25 milligrammi per metro cubo, in vigore dal 2015. In piazza della Repubblica da fine anno 2009 esiste un nuovo strumento di misurazione per il Pm10 e il PM2,5 che ci ha fornito una proiezione di stima che ci serve ad orientarci sui parametri della nuova normativa comunitaria. Possiamo dire che Arezzo si colloca al di sotto di questi parametri ma occorre comunque molta attenzione perché il trend dei dati è stabile e quindi la situazione deve essere attentamente vigilata. Ci sono molteplici fonti che contribuiscono al PM2,5: traffico, trasporto del particolato anche da lunghe distanze, risollevamento dal terreno e questo determina una certa omogeneità della sua distribuzione nel territorio.
Per quanto riguarda il biossido di azoto, che stiamo monitorando da molti anni e per il quale abbiamo quindi indicatori di lungo periodo, si evidenziano valori equivalenti a quelli registrati nell’anno 1998: valori che hanno subito un forte abbassamento negli anni 90 grazie alle molte auto catalizzate che sono entrate a far parte del parco auto circolante e che adesso stanno risalendo.
La media annuale di benzene, pur rimanendo sotto i parametri di legge, è comunque al limite e riguarda sostanzialmente le zone caratterizzate da maggiori flussi veicolari che riguardano 220.000 spostamenti al giorno”.
Ulteriori approfondimenti sui dati sono reperibili nel sito di Arpat a cui è possibile collegarsi anche attraverso i due siti di Comune e Provincia poiché, come ricorda l’assessore provinciale Andrea Cutini “ vogliamo che i dati sulla qualità dell’aria siano pubblici e trasparenti. E siamo impegnati a monitorare costantemente l’ambiente che ci circonda anche, come in questo caso, anticipando alcune scadenze che le normative daranno per il PM2,5 per il quale abbiamo già risultati storici. Le direttive europee tenderanno sempre più ad abbassare le soglie, quindi non possiamo limitarci a stabilizzare ma dobbiamo migliorare la qualità dell’aria nel nostro territorio. Particolare attenzione è stata riservata alla zona ‘sensibile’ di San Zeno dove l’autolaboratorio ha effettuato costanti verifiche che hanno indicato valori inferiori a quelli cittadini”.
E veniamo alle azioni strutturali. L’assessore Roberto Banchetti conclude citando quelle a brevissimo termine che prevede il nuovo Piano Urbano della Mobilità: “i nuovi parcheggi in fase di realizzazione, la ridefinizione del trasporto pubblico locale che dal 1 luglio vedrà nuove linee e percorsi più adeguati alle esigenze dei cittadini, le navette ‘ecologiche’ che collegheranno parti importanti della città e che contiamo di attivare prima di Natale, gli investimenti presenti nel bilancio comunale 2010 riguardanti la mobilità ciclabile e le previsioni del Pum per le infrastrutture esterne alla città come la Due Mari, la strada 71 etc….Quindi una serie di interventi di sistema che abbiamo identificato e per i quali abbiamo dovuto trovare le risorse necessarie per dare risposte concrete che permetteranno di migliorare notevolmente la qualità della vita in città”.