Arezzo – Si è svolto in Giappone, a Kobe, il congresso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dedicato a urbanizzazione e sanità. Il Comune di Arezzo è stato invitato a presentare un contributo come rappresentante per l’Italia del progetto “Città Sane”, sul quale hanno manifestato interesse i paesi dell’estremo oriente. Non è una novità: l’esposizione dell’esperienza di “Città Sane” era già stata richiesta due volte a Taiwan, una volta a Buones Aires e un’altra a Panama a dimostrazione di quanta attenzione internazionale venga data al progetto non solo in ambito asiatico ma anche latino-americano. Cosa significa “Città Sana” per l’OMS? Orientare le scelte di governo della città in funzione della salute dei cittadini e dell’ambiente. Ed è dal dicembre 2009 che Arezzo può fregiarsi di questa designazione, ricevuta dall’Ufficio Europeo della World Healt Organization e avallata dal Sindaco Giuseppe Fanfani almeno fino al 2013.
“Partecipiamo a questa iniziativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha affermato l’assessore Roberto Banchetti – perché condividiamo il progetto di promuovere la salute in ambiente urbano. La particolarità di questo percorso è che l’OMS non si rivolge, come di consueto, alle nazioni e ai governi ma alle città e quindi ai Comuni. Oggi circa la metà della popolazione mondiale vive in città ma nel 2050 questa quota salirà a due terzi”.
Arezzo ha ricevuto questo riconoscimento ben 3 volte. Referente è l’assessore all’ambiente del Comune Roberto Banchetti, vicepresidente nazionale della rete nazionale “Città Sane”, mentre il Centro Francesco Redi garantisce l’ufficio di progetto, i collegamenti europei e lo scambio di esperienze con le altre città della rete. Tra le altre: Udine, Milano, Torino e Bologna in Italia e a livello europeo Atene, Belfast, Liverpool, Liegi, Lubiana.