Home Politica Arezzo, un morto e un ferito nella rissa tra stranieri

Arezzo, un morto e un ferito nella rissa tra stranieri

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Arezzo – Dichiarazione del Consigliere regionale del Pdl Stefano Mugnai Vicepresidente Comm. IV (Sanità e Politiche sociali): «Arezzo città insicura. Arezzo città dove si muore a seguito di un accoltellamento alle undici della sera come se fossimo alla periferia di una metropoli del sudamericana. Questa è Arezzo e del resto, oltre ai casi eclatanti che finiscono sui giornali, c’è un senso di paura e di insicurezza che la cittadinanza percepisce da tempo. A questo stato di cose la risposta del sindaco Fanfani è attaccare il governo Berlusconi, dimostrando non solo di non capire che dinanzi a fatti gravi i sindaci si prendono le loro responsabilità e non giocano a scarica barile, ma anche di avere ormai perso ogni rapporto con la politica nazionale di cui è stato per breve tempo anche diretto protagonista, così da non avere più il senso della realtà».
«Veniamo ai fatti. Sull’immigrazione clandestina il governo Berlusconi ha raggiunto oggettivi risultati: è stato introdotto il reato di ingresso e permanenza illegale nel territorio dello stato, sono stati attivati i Centri di Identificazione ed Espulsione Immediata (Cie), è stata predisposta la richiesta di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno sottoposta al versamento di un contributo compreso dagli 80 ai 200 euro, per il rilascio del permesso di soggiorno è stato introdotto il test di lingua italiana, scatta il carcere e la multa per chi fa lavorare i clandestini, il 10 giugno del 2010 il governo ha approvato il piano denominato “identità ed incontro” per favorire l’integrazione nella sicurezza. I numeri? I clandestini rimpatriati dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2009 sono quasi 43.000 mentre gli ingressi sono diminuiti del 74% grazie alle azioni di respingimento. Al tempo stesso azioni importanti sono state già predisposte per trovare accordi con paesi comunitari, quali per esempio la Romania , per trovare una sintesi tra il diritto di circolazione dei cittadini comunitari e la dimostrazione di un lavoro vero nel nostro territorio».
«Veniamo ora alle iniziative della sinistra toscana: legge che equipara gli immigrati regolari a quelli irregolari; contrasto alla costituzione dei Centri di Identificazione ed Espulsione Immediata, lassismo per quanto concerne la difesa dei diritti dei cittadini che ospitano- cioè noi- e della loro cultura e tradizioni. Più facile fare la lista dei “risultati” del sindaco Fanfani, perché si esauriscono in una sola parola: nessun fatto concreto se non l’aver congelato per anni , in ossequio alla beghe interne del Pd, l’assessorato alle politiche sociali che poteva e doveva essere il punto di analisi dei bisogni e dei disagi che rapprendano il quadro di contesto nel quale si insinuano azioni criminali. Insomma forse le colpe non saranno di nessuno, ma se Arezzo oggi è insicura la responsabilità è di qualcuno, e questo qualcuno si chiama Giuseppe Fanfan»i.
«Per altro questo è così vero che il sindaco si è affannato subito a dare la colpa ad altri per non trovarsi con il cerino in mano. Purtroppo per lui non funziona così, e fa sorridere la veste da sceriffo che ha messo in questi giorni in cui chiede poteri ‘speciali’ per poter espellere chiunque. Faccia il sindaco ‘normale’, e lo faccia bene. Fino a quando, ovviamente, gli aretini gli permetteranno di farlo».