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‘Atti del convegno sulla Storia di Arezzo’

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AREZZO – Sarà in libreria nel prossimo mese di aprile il volume con gli atti del convegno storiografico “Storia di Arezzo: stato degli studi e prospettive”, svoltosi in città nel febbraio 2006. Organizzato dalla Società storica aretina, in collaborazione con il Comune di Arezzo e la sponsorizzazione di Banca Etruria, il libro vede oggi la luce per iniziativa di queste istituzioni e grazie al contributo anche di Provincia, Biblioteca, Accademia Petrarca e Fraternita.
Curato da Luca Berti e Pierluigi Licciardello, il volume è edito da Edifir e consta di oltre 800 pagine, trenta delle quali con tavole fuori testo a colori. Vuole fare il punto sulle ricerche sulla storia di Arezzo e del territorio di stretta pertinenza della città, dalle origini ai nostri giorni, per quanto concerne le fonti, gli argomenti e le interpretazioni, passate e presenti. In questo modo il libro diventa uno strumento imprescindibile per tutti coloro che si occupano della storia aretina e darà un ulteriore impulso alla ricerca.
Il volume è articolato in sei sezioni (temi e problemi; l’ambito territoriale; la ‘memoria’ di Arezzo; la storiografia politico-istituzionale; profili storiografici di settore; fonti e strumenti) ed ha visto impegnati nella sua redazione ben ventisei storici, aretini e non: Luigi Armandi, Augusto Antoniella, Antonio Bacci, Duccio Balestracci, Luca Berti, Luciana Borri Cristelli, Lauretta Carbone, Armando Cherici, Giovanni Cherubini, Agostino Coradeschi, Franco Cristelli, Jean Pierre Delumeau, Alberto Fatucchi, Giulio Firpo, Franco Franceschi, Giovanni Galli, Alessandro Garofoli, Pierluigi Licciardello, Alberto Nocentini, Silvano Pieri, Leonardo Rombai, Giorgio Sacchetti, Roberto Salvadori, Claudio Santori, Piero Scapecchi e Gian Paolo Scharf. Le tavole fuori testo ripercorrono attraverso le immagini oltre due millenni di storia aretina, mentre il cospicuo indice dei nomi di persona si deve a Raissa Athena Lisi.
Attraverso il coinvolgimento di tanti studiosi, il ponderoso volume della Società storica aretina riporta in prima fila la città di Arezzo, che nel presente Dopoguerra aveva lungamente trascurato gli studi sulla sua storia: sono ben poche le città italiane che possono vantare un analogo strumento di riflessione storiografica.