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Banca Etruria: utile di gestione al 31 marzo pari a 1,33mln di euro

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Banca Etruria: utile di gestione al 31 marzo pari a 1,33mln di euro

AREZZO – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria, presieduto dall’Ing. Giuseppe Fornasari, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2010.
I risultati del primo trimestre chiudono in utile e confermano il progresso della redditività legata all’attività tipica e allo sviluppo dell’attività commerciale. Dal confronto con il I° trimestre del 2009, appare evidente come tra i due periodi abbia influito la dinamica dei tassi d’interesse ancora compressi nei valori minimi e quella delle rettifiche sui crediti che come conseguenza della crisi economica si attestano anche nel primo trimestre dell’anno su livelli superiori alla media attesa, ma inferiori all’ultimo trimestre del 2009.
Nei primi mesi del 2010 è proseguita l’attività a sostegno di famiglie ed imprese in coerenza con l’identità popolare della Banca e attraverso una politica dei crediti che ha visto nel trimestre l’erogazione di 209,7 milioni di mutui (oltre a 2 mln di piccoli prestiti) di cui 89 mln erogati ai segmenti Corporate e PMI, e 121 a privati e piccoli esercizi commerciali.
Positivi anche i risultati della banca reale, volano di sviluppo previsto dal Piano Industriale 2009-2011, con la crescita netta del numero di clienti di oltre 1.970 unità da inizio anno e della contribuzione media per filiale, in particolare sul comparto della raccolta indiretta.
“Le capacità di gestione della Banca e del Gruppo sono state tali da riportare il risultato di periodo in positivo.” ha dichiarato Luca Bronchi, Direttore Generale di Banca Etruria “Pur in presenza del perdurare di uno scenario di crisi, di una politica prudenziale di rettifiche su crediti e di una dinamica dei tassi d’interesse particolarmente sfidante, l’attuazione progressiva del Piano Industriale prosegue a beneficio e tutela di soci, famiglie e piccole e medie imprese.”

I DATI DEL GRUPPO BANCA ETRURIA
Il Conto Economico
Il margine di interesse si attesta a 52,8 mln (-11,5 mln di euro) registrando gli effetti dell’incertezza sulla fine della crisi economica che continua a riflettersi sull’andamento dei tassi di raccolta e d’impiego praticati dalle banche italiane.
Crescono le commissioni nette a 28,3 mln di euro (+10,3 mln rispetto al IQ 2009), portando l’incidenza del margine da servizi sul margine d’intermediazione al 32%, mentre il risultato dell’attività di negoziazione raggiunge i 3,1 mln di euro (+24,4%).
Alla luce delle dinamiche sopra descritte, il margine d’intermediazione raggiunge gli 88,8 mln di euro con una crescita di 3,7 mln di euro (+4,3%).
L’orientamento del Gruppo Banca Etruria mira a riequilibrare la composizione del portafoglio crediti privilegiando una maggiore granularità degli impieghi ed evitando situazioni di concentrazione, più rischiose da gestire, insieme alla volontà di mantenere comunque elevato il livello di copertura delle proprie esposizioni.
Al 31 marzo 2010 il valore delle rettifiche di valore nette raggiunge così i 33,1 mln di euro con un incremento di 17,2 mln rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio.
Il risultato netto della gestione finanziaria si attesta quindi a 55,7 mln di euro contro i 69,2 mln dello stesso periodo 2009.
Migliorano invece i costi operativi con un’incidenza complessiva sul margine d’intermediazione che scende al 61,3% contro il 64,5% di fine 2009.
Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 4,6 mln di euro (-8,5 mln rispetto al 31 marzo 2009) e comprende la plusvalenza (pari a circa 5,5 mln di euro) derivante dall’avvenuta cessione della società Etruria Fund Management Company SA ad Anima SGR SpA.
Tenuto conto del carico fiscale, pari a 3,5 mln di euro, il risultato netto di periodo è pari a 1,3 mln di euro.
Lo Stato Patrimoniale
I crediti verso clientela sono pari a 7,7 mld di euro, in crescita del 2,5%, con una preferenza nell’accordato a favore di famiglie e piccole e medie imprese.
Analogamente agli altri operatori nel settore del credito, anche il Gruppo Banca Etruria si trova ad affrontare l’acuirsi della crisi dei mercati che ha causato un incremento delle esposizioni non performing anche nei primi tre mesi del 2010, per cui il volume delle sofferenze lorde è cresciuto di 57,6 mln di euro attestandosi a 403,3 mln. Parimenti, come frutto di una decisa politica prudenziale, sono aumentati i fondi a copertura a complessivi 230,6 mln di euro (+15,9%). Il coverage ratio si conferma così pari a 57,2% in linea con il valore di fine 2009.
Con riferimento alla raccolta diretta il valore contabile registrato ai fine marzo 2010 è pari a 7,7 mld di euro, in sostanziale tenuta rispetto alla fine dell’anno precedente (-0,4%). Il rallentamento è stato principalmente influenzato dalla dinamica della componente di medio/lungo termine (titoli in circolazione e passività al fair value) che ha registrato una variazione negativa pari a 102,5 mln di euro (-3,2%); tale variazione è sostanzialmente riconducibile alla riduzione del funding dalla clientela c.d. “istituzionale” in parte sostituita con raccolta più granulare realizzata dalla rete commerciale sulla clientela retail. Migliora (+1,6%) la componente di breve periodo grazie alla dinamica dei conti correnti con clientela che, rispetto alla fine dell’anno precedente, crescono di quasi 338 mln di euro (+10,1%).
La raccolta indiretta è pari a 3,7 mld di euro ed evidenzia una crescita di 376,9 mln di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (+11,5%). Ad influire sulla dinamica dell’aggregato è sia la raccolta gestita (+204,1 mln di euro) che l’andamento della raccolta amministrata (+106,4 mln di euro); altrettanto positivo il risultato registrato dal risparmio assicurativo (+66,4 mln di euro).
La percentuale della raccolta gestita e assicurativa sul totale dell’indiretta sale al 61,5% contro il 60,4% di dicembre 2009.
I risultati conseguiti confermano la bontà della scelta operata dal Gruppo Banca Etruria di costituire presso la controllata Banca Federico Del Vecchio SpA un Polo di Wealth Management in un’ottica di ottimizzazione industriale della fornitura di servizi finanziari. In particolare infatti, con riguardo alla raccolta indiretta, l’attività del Polo è rivolta alla gestione ed allo sviluppo dell’offerta di nuovi prodotti d’investimento attraverso la ricerca e selezione di strumenti adeguati.
Il portafoglio titoli di proprietà cresce a 1,7 mld di euro contro l’1,3 mld della fine dell’anno precedente (+32,4%).

I DATI DELLA CAPOGRUPPO BANCA ETRURIA – Il Conto Economico.
Il margine d’interesse si attesta a 38,8 mln di euro (-28,5%) contabilizzando gli effetti di una dinamica dei tassi ancora compressa su valori minimi.
In aumento le commissioni nette che raggiungono i 27,1 mln di euro con una crescita netta di 9,3 mln di euro sullo stesso periodo dello scorso anno (+52,5%). Il margine da servizi che rappresenta oltre il 37% del margine d’intermediazione è spinto soprattutto dai ricavi relativi alla tenuta dei conti correnti e alla gestione degli affidamenti.
Il risultato netto dell’attività di negoziazione registra un esito positivo pari a 2,1 mln di euro e Banca Etruria realizza così nel primo trimestre del 2010 un margine d’intermediazione pari a 72,4 mln di euro (-5,3%).
Il risultato della gestione finanziaria si attesta a 42,1 mln di euro (-31,5%) al netto di rettifiche su crediti pari a 30,3 mln di euro. Il livello degli accantonamenti mira a mantenere adeguati i livelli di copertura delle esposizioni, con il coverage ratio pari a 56,8% a conferma la volontà dell’Istituto di mantenere un attento presidio del credito.
Si dimostra contenuta la dinamica dei costi operativi netti che scendono a 46,5 mln di euro contro i 48,8 mln di euro registrati nel primo trimestre del 2009 (-4,9%). L’efficientamento ha riguardato sia le spese per il personale a 28,5 mln di euro (-1,1 mln sul 31 marzo 2009) sia le altre spese amministrative che scendono di -1,5 mln di euro a 19,8 mln di euro (-7,1%).
Al 31 marzo 2010 l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 1,8 mln di euro; al netto del carico fiscale (1,3 mln di euro) il risultato di periodo è di 0,5 mln di euro.
Lo Stato Patrimoniale.
In crescita i crediti alla clientela che raggiungono i 7,2 mld di euro (+1,9%). Significativa la dinamica della componente vincolata (+1%) ancora sostenuta dal comparto dei mutui (+50,4 mln di euro) e delle forme a vista (+2,3%).
La raccolta diretta registra un valore complessivo pari a oltre 7,4 mld di euro in lieve flessione (-0,9%) rispetto a dicembre 2009, positiva la dinamica dei conti correnti che crescono di 213 mln di euro (+5,9%).
In progressivo miglioramento la raccolta indiretta che raggiunge i 3,4 mld di euro con un incremento di 351,5 mln rispetto al dicembre 2009 (+11,4%). In aumento sia la raccolta gestita (+196,8 mln di euro) sia il risparmio amministrato (+100,4 mln) che il risparmio assicurativo (+54,3 mln di euro).
Il portafoglio titoli di proprietà, comprensivo delle obbligazioni emesse da istituti di credito, si attesta a 1,1 mld di euro contro gli 802,5 mln di fine 2009 (+34,6%).

Gruppo Banca Etruria: valorizzazione fabbriche di prodotto
Il Consiglio di Amministrazione ha avviato il riposizionamento delle Controllate BancaAssurance Popolari Spa (Compagnia Vita), BancAssurance Popolari Danni Spa ed Etruria Leasing, da effettuarsi mediante dismissione delle partecipazioni azionarie detenute nel capitale delle stesse società e contestuale sottoscrizione di accordi di distribuzione che prevedano il mantenimento della relazione commerciale di Banca Etruria con la clientela. L’azione è coerente con gli obiettivi del Piano Industriale in merito al recupero di produttività della rete di vendita, al mantenimento di un adeguato livello di solidità patrimoniale e alla valorizzazione industriale mirata delle fabbriche di prodotto controllate dalla Banca.
Per quanto riguarda l’assicurazione, l’attuazione del progetto in questa fase è favorita dalla crescita del mercato dei prodotti vita e dal crescente interesse degli operatori del mercato assicurativo a stringere partnership commerciali con banche dotate di una rete distributiva ben radicata sul territorio come quella di Banca Etruria.
Va inoltre considerata che l’operazione dimostra l’attenzione alle tematiche patrimoniali, in coerenza e in anticipo rispetto ai nuovi dettami della normativa di Basilea III e Solvency II, in un contesto definito dalla complessità dei mercati, caratterizzati da una lenta dinamica dei tassi e dal progressivo impatto delle nuove normative su una parte delle tradizionali componenti della redditività.
Con questa iniziativa Banca Etruria rafforza il proprio ruolo di banca retail attenta alle famiglie e alle piccole e medie imprese, volto a sostenere la crescita del territorio e favorire la creazione di valore con una solida struttura patrimoniale, un’espansione dell’offerta di prodotti e servizi della rete distributiva e un’adeguata prospettiva di remunerazione ai soci e agli azionisti.