BENEVENTO – Tragedia questa mattina a Cardoncelli, alle porte di Benevento. Una bambina di sette mesi è morta carbonizzata nell'incendio dell'auto sulla quale viaggiava insieme alla madre, arrestata per omicidio volontario. Ad appiccare le fiamme sarebbe stata proprio la donna, Daniela Liguori di 33 anni, in un tentativo di suicidio.
Secondo una prima ricostruzione la vettura, una Fiat multipla, stava percorrendo la statale 212 quando ha preso fuoco ed è finita oltre la carreggiata. Ma mentre la donna, probabilmente spinta dall'istinto, è riuscita a salvarsi balzando fuori dall'abitacolo, per la piccola non c'è stato nulla da fare. Inizialmente si pensava ad un incidente, ma l'ipotesi è stata scartata dopo che alcuni testimoni avevano riferito che l'auto, la cui corsa era stata arrestata da un albero, era avvolta dalle fiamme già prima dello schianto.
In serata la svolta. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura sannita hanno infatti accertato che a dar fuoco alla vettura è stata la donna che aveva mostrato di recente segnali di fragilità psicologica e con piccoli precedenti di polizia.
Da quanto è emerso, mentre il marito accompagnava all'interno della scuola al Rione Libertà le altre figlie, di 9 anni, 7 e 6 anni, la 33enne con la bimba in auto avrebbe infatti raggiunto una pompa di benzina dove ha acquistato il carburante; poi si è diretta verso la strada che conduce a Pietrelcina, ha cosparso il sedile anteriore dove era il seggiolino della piccola con il liquido e vi ha dato fuoco in preda a un raptus.
Sul posto, a pochi metri dall?auto, sarebbe stata trovata anche una scatola di fiammiferi. Alla base del folle gesto, molto probabilmente le precarie condizioni economiche in cui versava la famiglia. La donna è attualmente piantonata in attesa di essere ascoltata dal magistrato all'ospedale di Benevento con gravi ustioni e in stato di choc.

Articlolo scritto da: Adnkronos