Home Attualità Benzina, è scontro sui rincari

Benzina, è scontro sui rincari

0

ROMA – Con le partenze per le feste tornano puntuali le polemiche sui rincari della benzina. Da un lato i consumatori denunciano continui aumenti dei prezzi dei carburanti proprio in occasione delle vacanze di Pasqua, dall'altro l'Unione Petrolifera e l'associazione dei benzinai assicurano che i listini sono fermi da almeno due settimane. Di certo però, c'è che i rialzi potrebbero scattare proprio domani, come avverte Staffetta Quotidiana.
Secondo il Quotidiano dell'Energia i prezzi della benzina sono sostanzialmente fermi da due settimane. La Staffetta infatti fa notare che i listini hanno superato 1,4 euro/litro due settimane fa, esattamente il 18 marzo. Da due settimane quindi il prezzo della benzina del market leader Agip e' fermo a 1,409 euro/litro, quello del gasolio a 1,236 euro/litro. E cosi' pure, in sostanza, i prezzi delle altre compagnie".
Inoltre, secondo Staffetta Quotidiana, i margini delle compagnie sui carburanti alla pompa "si sono assottigliati nell'ultimo mese, segno di una certa prudenza nell'adeguare i prezzi alla pompa ai rialzi sui mercati internazionali". Prezzi internazionali che ieri sono aumentati di molto e da domani potrebbero dispiegare i propri effetti sulla rete italiana. "Con, questa volta si', una 'stangata' sulle vacanze di Pasqua. L'Unione Petrolifera ribadisce ''l'assoluta correttezza di comportamento delle compagnie e smentisce qualsiasi collegamento o ipotesi di variazioni legate alle festivita' pasquali. Accuse lanciate dalla solite associazioni dei consumatori al fine di trovare facile visibilita' anche in assenza di modifiche significative nei prezzi, fermi ormai da alcuni giorni''. L'Up ''ritiene non piu' tollerabile questo continuo stillicidio e questa opera di continua disinformazione che continua a legare l'andamento dei prezzi interni a quello del greggio tal quale''.
La Faib (Federazione Autonoma Italiana Benzinai) chiede alle associazioni di consumatori di non lanciare "allarmismi ingiustificati nell'opinione pubblica, che potrebbero avere effetti deleteri sull'andamento dei consumi e dell'economia gia' oggi in forte contrazione".
Un invito che però non raccoglie consensi. Il Codacons infatti ha presentato oggi un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia in cui si ipotizza il reato di aggiotaggio. ''I rincari registrati nelle ultime settimane nei prezzi dei carburanti sono eccessivi e hanno portato i listini a livelli preoccupanti, a tutto danno di milioni di automobilisti che in queste ore si stanno mettendo in viaggio, e che dovranno sborsare mediamente 10 euro in piu' per un pieno rispetto ad un anno fa" afferma il presidente Carlo Rienzi.
Nell'esposto il Codacons chiede alle Procure e all'Antitrust l'invio della Guardia di Finanza direttamente presso i distributori di carburanti, al fine di acquisire i documenti relativi ai rincari dei listini e disporre il sequestro delle pompe che hanno effettuato aumenti nell'ultima settimana, ossia prima dell'esodo di Pasqua. '
Contro il caro carburanti in questi giorni è partita anche una campagna anti-Esso lanciata sul web con il metodo delle mail stile 'catena di Sant'Antonio'. Un'iniziativa apparentemente targata Beppe Grillo, ma il fondatore del movimento 5 Stelle assicura che lui con questa campagna non c'entra nulla. ''E' da tempo che questa iniziativa gira con il mio nome, ma credo che i risultati siano quasi nulli'', spiega.
Sul tema dei carburanti, e piu' in generale dell'approvvigionamento energetico, Beppe Grillo comunque promette battaglia: ''stiamo pensando seriamente e quando sara' pronto il movimento on line questa sara' una delle prime iniziative, verranno fuori delle belle novita''', afferma.
Una cosa e' certa: ''un governo non puo' lasciare a questi quattro 'fossili', cioe' i petrolieri, la gestione della politica energetica e dei suoi prezzi. Perche' noi stiamo parlando di fossili visto che in futuro non avranno piu' senso, la mobilita' infatti sara' completamente elettrificata attraverso l'eolico''. E, nello specifico del caro prezzi, Grillo non ha paura di fare discorsi impopolari nel mugugno generale della benzina a 1,4 euro al litro: ''se pensiamo a quanti danni fa un litro di benzina, in termini di danni all'ambiente, di tumori, di guerre e devastazioni dovrebbe costare 10 euro al litro…''.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign