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BIKE SHARING, rastrelliere, piste ciclabili e sicurezza

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BIKE SHARING, rastrelliere, piste ciclabili e sicurezza

AREZZO – «All’indomani della giornata mondiale della bicicletta, delle proposte municipali di bike sharing ( su cui torneremo ), DEMOS vuole focalizzare l’opinione pubblica su di un paio di questioni riguardanti proprio le due ruote, nello specifico, connesse ad un altro argomento che sta particolarmente a cuore all’Osservatorio della rosa bianca: l’arredo e l’assetto urbano.
Con l’avvento della bella stagione, infatti, aumenta il numero delle persone che fa uso della bicicletta per spostarsi in città: inevitabilmente si ingrandisce anche quella jungla di velocipedi legati a lampioni e cartelli segnaletici …. .non certo un bell’esempio di arredo urbano.
In questo senso ci chiediamo che fine hanno fatto le rastrelliere per biciclette poste all’angolo tra piazza S. Jacopo e via della Società Operaia, proprio vicino alla bancarella di libri.
Spariscono le rastrelliere ma fanno bella mostra di sé una processione di bici appoggiate al muro dell’istituto di credito posizionato in quel punto di Corso Italia, a cui fanno da corona altre due ruote assicurate a pali e paletti di ogni genere, posizionati in ordine sparso nelle vie cittadine.
Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale provvedesse non soltanto al ripristino delle già citate rastrelliere scomparse ma si occupasse anche di potenziarne il numero.
Spostiamoci di qualche centinaio di metri verso la zona Eden: dall’incrocio tra via Nicolò Aretino e via Margaritone si sviluppa, verso via Guadagnoli, un comodo tratto di pista ciclabile che però si interrompe proprio davanti all’ingresso della sala del cinema d’essai per “buttarsi” in un marciapiede naturalmente utilizzato anche dai pedoni.
La pista riprende poi dietro l’angolo del bastione per snodarsi all’interno del giardino che costeggia via Guadagnoli stessa. Il problema è proprio quel tratto di marciapiede che è condiviso da ciclisti e pedoni: è un problema per i pedoni che rischiano di essere investiti dalle bici, ma lo è anche per gli amanti delle due ruote che spesso si trovano a doversi fermare con il loro mezzo per cedere, giustamente, il passo a chi sta camminando; senza contare il rischio di scontro con altri ciclisti che arrivano in senso opposto da dietro l’angolo del bastione.
Che fare ? Rigiriamo la domanda all’amministrazione che, dichiarandosi disposta ad incrementare l’utilizzo della bici potenziando le piste ciclabili, sicuramente saprà trovare la risposta giusta e più sicura che metta d’accordo pedoni e amanti della bici.»

Articlolo scritto da: DEMOS il direttivo