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CNA: ‘Convertire Basila 2 al sistema delle PMI’

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CNA: ‘Convertire Basila 2 al sistema delle PMI’

AREZZO -“Il sistema aretino delle Pmi tenta di individuare vie d’uscita dalla crisi. Il credito è una carta irrinunciabile ma Basilea 2 la trasforma in coriandoli”. Massimo Malvisi, responsabile credito di Cna Arezzo, sottolinea l’azione che le associazioni di categoria, in tutto il paese, stanno svolgendo per ottenere modifiche dei criteri di Basilea 2. “Quelli introdotti hanno reso più difficoltoso e oneroso l'accesso al credito per le imprese minori, ossatura del nostro sistema imprenditoriale locale. Per questo occorre venire incontro con urgenza ai loro problemi finanziari, valorizzando il ruolo delle associazioni di categoria e del sistema dei Confidi, modificando i requisiti patrimoniali delle banche e rendendoli più flessibili. E questo per impedire che il credito, per le aziende che lo meritano, si riduca proprio nei momenti più difficili".
Basilea 2 ha avuto, nella sostanza, un solo punto di riferimento e cioè il sistema di imprese strutturate e di medio-grande dimensione. “Il nostro, invece, presenta caratteristiche completamente diverse che male si adattano a sistemi standardizzati di valutazione del merito di credito. Questa specificità è facilmente desumibile dalla distribuzione delle imprese per forma giuridica”. Le imprese individuali rappresentano il 64,7% del totale, mentre il 18,8% è costituito da società di persone. E’ utile ricordare che i finanziamenti alle imprese fino a 19 addetti, al 31 ottobre 2009, secondo la Banca d'Italia erano appena il 18% del totale e, di conseguenza, molto al di sotto della quota di contributo al Pil di questo segmento di imprese.
Le attuali regole premiano i valori di bilancio e questo penalizza le aziende che, pur avendo chiuso il 2009 con i conti in rosso, continuano ad avere prospettive di crescita.
“In questa situazione – conclude Malvisi – è necessario valorizzare il ruolo delle associazioni di categoria e del sistema dei Confidi che, condividendo il rischio di credito delle imprese da loro garantite, sono in grado di contribuire a una corretta valutazione da parte delle banche del merito creditizio dell'impresa. E' infine indispensabile rendere flessibili i requisiti patrimoniali delle banche per evitare che si riduca il credito alle imprese sane nei momenti più critici e introdurre trattamenti fiscali che favoriscano l'apporto di capitale nell'impresa da parte degli imprenditori, contribuendo così al miglioramento degli indici patrimoniali e di solvibilità dell'impresa stessa.