Home Cronaca Conclusa l’operazione ‘Hair Fashion’, 11 arresti e 12 denuncie

Conclusa l’operazione ‘Hair Fashion’, 11 arresti e 12 denuncie

0
Conclusa l’operazione ‘Hair Fashion’, 11 arresti e 12 denuncie

Arezzo – Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Arezzo, a conclusione di una complessa e articolata attività d’indagine contro il traffico delle sostanze stupefacenti, ha dato esecuzione a 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di:
– un 23/enne italo-dominicano, residente ad Arezzo, già tratto in arresto nell’ambito di una vasta operazione condotta dal Nucleo Investigativo contro l’importazione di cocaina proveniente dalla Spagna, denominata “Andromeda New”, conclusasi nel mese di maggio 2006;
– un 24/enne marocchino, abitante ad Arezzo;
– un 25/enne nigeriano, abitante ad Arezzo;
– un 26/enne albanese, abitante ad Arezzo;
– un 40/enne aretino, disoccupato;
– un 42/enne disoccupato di Laterina;
– un 38/enne disoccupato di Laterina.

Nel corso dell’esecuzione degli ultimi tre provvedimenti, lo scorso fine settimana, l’italiano 38/enne veniva trovato in possesso di grammi 12 circa di eroina e grammi 50 di pane di hashish, suddivisi in dosi, nonché di un bilancino di precisione e di materiale vario per il confezionamento della droga.

L’attività d’indagine, convenzionalmente denominata “Hair Fashion”, condotta dal Nucleo Investigativo dal giugno 2008 al maggio 2010, è stata coordinata inizialmente dal dott. Pietro Suchan della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, che, successivamente, trasmetteva il fascicolo alla Procura della Repubblica di Arezzo. Le ordinanze sono state emesse: 4 in via d’urgenza dal GIP di Firenze, dott.ssa Anna Maria Sacco e 3 dal GIP di Arezzo, dott. Giampiero Borraccia, su richiesta del P.M., dott. Roberto ROSSI.

L’intera operazione ha consentito di:
– eseguire complessivamente 11 arresti;
– denunciare nr. 12 persone, di cui 5 straniere, sempre per spaccio di sostanze stupefacenti;
– accertare lo spaccio di oltre un chilogrammo di sostanze stupefacenti nel mercato aretino.

Sin dall’inizio dell’attività investigativa emergeva che il marocchino e l’italo-dominicano, il primo braccio destro del secondo, erano dediti allo smercio di cocaina nel mercato aretino. La droga veniva venduta ad aretini di ogni estrazione sociale, in prevalenza liberi professionisti e piccoli imprenditori. Il marocchino, amante del denaro e dei bei vestiti, con un tenore di vita particolarmente elevato, fissava gli appuntamenti con i suoi acquirenti in un rinomato locale alla moda dell’Arezzo bene. Egli era sempre disponibile a consegnare quantitativi di cocaina nell’ordine di una decina di grammi per volta e si avvaleva della collaborazione anche di altri soggetti, tra cui un 28/enne suo connazionale, clandestino, sottoposto, nel corso dell’indagine, a fermo di p.g. per spaccio di stupefacenti e ad arresto perché non aveva ottemperato all’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale.

Il nigeriano e l’albanese erano i fornitori del marocchino e dell’italo-dominicano, ma anche di una molteplicità di altri acquirenti italiani e nord-africani, dimostrando notevole capacità organizzativa ed imprenditoriale, tanto da far ritenere l’esistenza un consistente mercato di distribuzione della droga e di una grande facilità nel reperirla.

L’italo-dominicano si approvvigionava della cocaina anche da un dominicano residente nella vicina Umbria, che molto furbescamente faceva contattare da altri, per non apparire mai in prima persona. Un pacco contenente 500 grammi di cocaina, inviata dall’Argentina e destinata all’italo-dominicano e al suo braccio destro marocchino, veniva intercettato presso l’aeroporto intercontinentale di Francoforte sul Meno (Germania) dalla polizia tedesca.

Nel corso dell’attività d’indagine, l’italo-dominicano veniva tratto in arresto perché trovato in possesso di circa 20 grammi di cocaina destinati allo spaccio. Nell’occasione, nel suo domicilio venivano rinvenuti e sequestrati un bilancino di precisione ed attrezzatura idonea al confezionamento della droga, nonché due fucili, una pistola e munizioni, il tutto illecitamente detenuto, a dimostrazione della sua pericolosità.

L’ulteriore sviluppo delle investigazioni permetteva di individuare nella zona di Arezzo altre persone italiane dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, specializzate nello smercio di eroina e metadone, tra cui un 40/enne disoccupato, residente ad Arezzo, un 42/enne e un 38/enne, entrambi disoccupati, abitanti a Laterina.