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Consiglio Comunale 30 marzo 2010: le interrogazioni

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Consiglio Comunale 30 marzo 2010: le interrogazioni

AREZZO – Saracino oggetto delle prime interrogazioni in Consiglio Comunale: Raffaello Giorgetti (Arezzo Futura) ha chiesto notizie sul cambio di presidenza avvenuto recentemente nel gruppo sbandieratori, vicenda che si è svolta senza i necessari preavviso e sensibilità verso la presidenza estromessa. Tutto ciò potrebbe minare la credibilità che questo gruppo storico gode in città. Gianni Cantaloni (Fi verso il Pdl) si è detto invece sorpreso da quanto letto nei giorni scorsi sulle novità relative alle modalità di svolgimento della Giostra del Saracino: essendo in prossimità di giugno, dunque della prima Giostra del 2010, il dubbio di Cantaloni è se saranno già operative o meno le paventate novità illustrate solo a mezzo stampa senza il coinvolgimento dei soggetti deputati. Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha detto di avere già ricevuto in sede separata il precedente e il nuovo presidente degli sbandieratori affinché siano evitate fratture nel gruppo e composti eventuali dissidi interni. L’interesse generale della Giostra e della città intera dovrà sempre prevalere.
Università protagonista in altre 2 interrogazioni. Marco Paolucci (Sinistra) ha rilevato che lasciare morire l’università aretina è grave: “prima nella classifica Censis Repubblica 2009 la Facoltà di Lettere e Filosofia ha offerto in passato e deve continuare a offrire una opportunità di crescita per gli studenti e per la città. Le notizie che giungono dall’ateneo aretino invece sono allarmanti: verranno ridotte le ore di lezione dei lettori madrelingua con grave danno per la qualità dell’apprendimento e con il rischio licenziamento per docenti, dipendenti della biblioteca e dei dipartimenti”. La proposta è di un Consiglio Comunale da tenersi in forma aperta e nella sede dell’università stessa su questi problemi. Pier Luigi Rossi (Fi verso il Pdl) si è detto interessato a conoscere l’impegno programmatico e finanziario che l’amministrazione comunale intende mettere nel polo universitario della nostra città. Nel contesto difficile dell’intera università di Siena, sarebbe inoltre opportuno pensare a come riconfigurare il ruolo e il profilo dell’istituzione aretina.
Stefano Baldi (Udc): “nell’ambito dell’organizzazione dell’ente, i dipendenti comunali rivendicano, secondo una logica di buon senso, il ripristino della pausa caffé. Sopprimerla ci è sembrato contrario al miglioramento della qualità della vita del personale”. Un provvedimento “non politico ma tecnico”, ha precisato il Sindaco, necessario per adeguarsi alla normativa introdotta dal ministro Brunetta e che non abolisce la pausa caffé ma comporta la necessaria timbratura di uscita e di rientro al lavoro da parte del dipendente per il tempo trascorso a fare colazione.
Sulla Biblioteca Primo Levi, ospitata presso l’istituto per geometri Fossombroni, il cui patrimonio ammonta a 22.000 volumi, sempre Stefano Baldi ha ricordato che si tratta di un bacino culturale importante. I problemi sono vari: la Biblioteca Città di Arezzo si era impegnata per due addetti che integrando gli esistenti avrebbero consentito l’apertura anche pomeridiana al momento inesistente. “Adesso si aggiungerà la soppressione dei posti auto gratuiti per la costruzione del nuovo parcheggio Mecenate che non favorirà la facile fruizione della Biblioteca Primo Levi”.
Francesco Macrì (An verso il Pdl) è tornato sulla questione amianto alla scuola dell’Olmo, “rilevato a più riprese sia all’esterno delle aule sia a ridosso dei locali igienici, di un deposito dell’acqua e, addirittura, della cucina, un autentico loculo di pochi metri quadri: a 80 bambini vengono così serviti pasti igienicamente non consoni. La questione è stata segnalata da più soggetti: Asl, provveditorato, difensore civico comunale”.
L’assessore Franco Dringoli ha detto di essersi incontrato con docenti e genitori confermando di avere messo in programma e predisposto un progetto, già finanziato, per un intervento risolutivo dei problemi. I lavori si svolgeranno nei mesi estivi, appena finita la scuola. “Più in generale, siamo attenti alla questione amianto nelle scuole: alla IV Novembre abbiamo rifatto la copertura sistemandovi pannelli fotovoltaici ed eliminando il preesistente amianto. Ma complessivamente per la sicurezza scolastica sono stanziati 1.400.000 euro. La scuola di Olmo è dentro questa previsione”.
Ancora Pier Luigi Rossi ha ricordato come nelle scuole materne ed elementari italiane ci sia un livello elevato di PM 10 e formaldeide dovuto a gesso, polvere nei banchi e prodotti usati per le pulizie. L’allarme è venuto da un convegno internazionale svoltosi a Parma. “L’amministrazione intende svolgere una ricerca per capire se anche all’interno delle scuole e degli istituti che gestisce ci sia o meno un livello di polveri pericoloso per i bambini?”.