AREZZO – Piazza del Praticino trasformata in una scuola all’aperto per la formazione di scalpellini e lastricatori. Iniziativa promossa da Comune e Provincia con la collaborazione della Scuola Edile e della Seum, la scuola europea dei mestieri.
“L’idea è nata al momento della ripavimentazione di Piazza Grande – ricorda l’assessore Franco Dringoli. Un lavoro che ha evidenziato la necessità di figure professionali che oggi sono a rischio di estinzione. Tra queste, gli scalpellini e i lastricatori. Mestieri che hanno concrete possibilità di lavoro, vista la capillare presenza di centri storici nel nostro territorio e, purtroppo, la loro non perfetta conservazione”.
La formazione è stata inserita dalla Provincia nei suoi programmi: “in questo modo – ricorda l’assessore Carla Borghesi – sono stati formati 10 giovani. Importante la sinergia tra Comune, Provincia, Scuola Edile e Seum: contribuiamo ad evitare la scomparsa di professioni importanti e diamo ad esse nuovi sbocchi. Molti Comuni si sono già dimostrati interessati”.
Non si tratta, quindi, di un’operazione di “recupero” ma di rilancio. “Non tramandiamo un museo – precisa Riccardo Stolzuoli, Presidente della Scuola europea dei mestieri. Sulle antiche professionalità innestiamo nuove tecnologie e nuove tecniche. I cantieri-scuola sono esperienze fortemente innovative”. Protagonista è la Scuola Edile della provincia di Arezzo, struttura attiva da oltre 50 anni grazie all’iniziativa degli imprenditori edili di artigianato e industria e dei sindacati di categoria. “La nostra scuola – sottolinea il vice Presidente Giuseppe Siniscalchi – ha cambiato passo. La formazione avviene non solo nella scuola ma anche nei cantieri. Dopo piazza del Praticino sarà la volta, sempre ad Arezzo, di via Pellicceria e poi opereremo a Cortona al Castello di Girifalco”.