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Danno biologico: come chiedere l’adeguamento dell’indennizzo

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Arezzo – E’ possibile chiedere l’adeguamento dell’indennizzo del danno biologico. Il Patronato Inca Cgil è a disposizione dei lavoratori per seguire non solo l’iter burocratico della pratica presso l’Inail ma anche con il proprio gabinetto medico per la visita di controllo e la conseguente certificazione.
Sono già centinaia i casi di adeguamento che il patronato ha attivato presso l’Istituto, sia per lavoratori che ha seguito fin dall’inizio sia per coloro che non si erano ancora rivolti al Patronato.
Ricordiamo che il danno biologico inteso come "danno alla salute" è stato introdotto nell'ambito dell'indennizzo Inail dal decreto legislativo 38 del 2000.
La nuova disciplina si applica esclusivamente agli infortuni verificatisi e alle malattie professionali denunciate dal 25 luglio 2000. Il lavoratore con postumi di grado compreso tra il 6% e il 15%, entro 10 anni dalla data dell’infortunio o entro 15 anni dalla data della malattia professionale, può chiedere l’adeguamento dell’indennizzo in capitale già concesso, se la menomazione si è aggravata ma non ha raggiunto un grado indennizzabile in rendita (pari o superiore al 16%) oppure la costituzione della rendita se la menomazione si è aggravata fino ad un grado indennizzabile in rendita.
La data cui riferirsi per i termini revisionali è la data dell’infortunio o la data di ricezione della denuncia o del certificato medico della malattia professionale. Inca, e il dato si riferisce solo ai suoi casi in carico, ha già eseguito 300 riesami e inoltrato circa 220 ricorsi per aggravamento di richiesta di danno biologico.
E’ importante che i lavoratori interessati si attivino subito prima che decada il diritto all’adeguamento dell’indennità.