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Detenuto si toglie la vita a Teramo

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ROMA – Ancora un suicidio in carcere. "A Teramo questa mattina si è ucciso Gianluca Protino, 34enne originario di San Nicandro Garganico (Fg), detenuto nella Sezione di Alta Sicurezza dell'istituto peligno". Lo ha comunicato in una nota l'Osservatorio permanente sulle morti in carcere.
"Protino – si legge – era in carcere dal gennaio 2009, quando fu arrestato dai Carabinieri poiché trovato in possesso di 100 grammi di cocaina. Inizialmente assegnato al carcere di Lucera (Fg) era poi stato trasferito all'Alta Sicurezza di Teramo in seguito al suo coinvolgimento in un'inchiesta sulla criminalità organizzata (l'operazione 'Remake') che portò all'arresto del 'boss' Gennaro Giovanditto e di altre 14 persone, tutte ritenute responsabili di traffico di stupefacenti.
Dall'inizio dell'anno salgono così a 17 i detenuti che si sono impiccati nelle carceri italiane. Da qui l'allarme del sindacato autonomo polizia penitenziaria: ''Il mondo delle istituzioni e della politica non possono rimanere insensibili all'ennesimo suicidio di un detenuto in carcere, il 22esimo dall'inizio dell'anno". Lo afferma il segretario del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria, Donato Capece; per il quale "la triste, drammatica e periodica regolarità con cui avvengono questi suicidi in carcere impongono una ferma presa di coscienza: c'è bisogno di quella larga convergenza parlamentare che fece approvare quell'indulto del 2006, esperienza fallimentare che fece uscire di galera più di 35.000 persone senza però prevedere un contestuale ripensamento della politica della pena".
Il segretario del Sappe auspica che "si dia seguito con celerità alle parole dette il 16 aprile scorso dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per affrontare e risolvere il sovraffollamento delle carceri e i tragici casi di suicidio nei penitenziari, varando un decreto legge che preveda che coloro ai quali manca solo un anno di detenzione vengano consegnati alla detenzione domiciliare. Potrebbe essere un primo importante passo".

Articlolo scritto da: Adnkronos