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Oncologia: al San Donato due nuovi ambulatori di prima visita

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Oncologia: al San Donato due nuovi ambulatori di prima visita

AREZZO – La diagnosi e la cura di alcune patologie, soprattutto di natura oncologica, richiedono spesso interventi multidisciplinari fondati sulla collaborazione attiva di più discipline. Collaborazione che al San Donato non è mai mancata e che oggi trova conferma con modalità organizzate e programmate, in due nuovi ambulatori oncologici multidisciplinari di prima visita: quello oncologico-gastroenterico e quello oncologico-urologico.

I due ambulatori, operativamente collocati all'interno del Centro Oncologico, si svolgono una volta a settimana e vedono la partecipazione attiva dei responsabili di varie discipline e di parte dei loro staff. Nel primo ci sono il direttore dell'U.O. Oncologia (Sergio Bracarda), della Radioterapia (Pietro Ponticelli), della Chirurgia generale (Fabio Sbrana) e della Gastroenterogia (Fabrizio Magnolfi), assieme ad altri sanitari che via, via si inseriranno nel gruppo. Nel secondo, otre a Bracarda e Ponticelli e relativi staff, è ovviamente presente anche il direttore della U.O. di Urologia Michele De Angelis.
Non si tratta di ambulatori ad accesso diretto: i casi affidati a questi gruppi arrivano direttamente dai vari specialisti che ravvisano la necessità di una valutazione o un trattamento congiunto, sia in fase diagnostica che terapeutica, da parte di professionisti di aree diverse .

Il Gruppo oncologico-gastroenterico (Coordinatore Marco Rossi) ha già preso in carico ed avviato le procedure diagnostico/terapeutiche per quattro pazienti: tutti uomini, affetti in due casi da tumori del retto, in un caso da carcinoma gastrico e nell’ultimo da un tumore del sigma (colon). Questa settimana sono programmati nella loro agenda cinque nuovi casi, di cui quattro riferiti a donne.

Anche il gruppo oncologico-urologico (Coordinatore Gianfranco Di Benedetto) di prima visita ha iniziato la sua attività la settimana scorsa prendendo in cura tre pazienti, tutti uomini, mentre per questa settimana sono già previsti due nuovi casi, un uomo e una donna.

“Tutti gli staff della Unità Operative interessate – sottolinea Sergio Bracarda – hanno fin da subito garantito una piena disponibilità ed estremo interesse ad operare in un’ottica multidisciplinare, l'unica che può garantire elevati standard qualitativi delle prestazioni erogate già nell’immediato, e offrire, inoltre, spunti operativi a progetti di ricerca e innovazione in campo sia diagnostico che terapeutico.
Naturalmente – aggiunge Bracarda – i due gruppi sono aperti alla partecipazione di tutti i professionisti dell'Azienda sanitaria interessati a dare il proprio contributo o a segnalare casi meritevoli di questo tipo di valutazione".