Arezzo – Prendiamo atto del fatto che Provincia e Comune di Arezzo, facendosi sponsor della società Toscana del Sud, Tiemme Spa, hanno di fatto avallato una politica che ha già portato disagi alla collettività, in termini di aumento del prezzo di biglietti e abbonamenti per chi viaggia su mezzi pubblici, smantellamento di alcune linee e, dato non certo meno rilevante, in termini di contrazione dei posti di lavoro.

Se la nuova società era stata presentata come un miglioramento, un modo per offrire ai cittadini un servizio più efficiente e collegamenti più stretti tra le varie aree della Toscana Meridionale, non si può non rilevare come quello che sta accadendo è quanto di più lontano dalle premesse. Non solo i collegamenti tra le province di Arezzo, Siena e Grosseto non sono più agevoli ma è da catalogare come fatto grave l’aumento dei costi per le prestazioni. Se i dirigenti di Tiemme non se ne fossero accorti, usufruiscono del servizio di trasporto pubblico studenti, anziani e persone che non possono permettersi il costo di un’auto, in pratica i soggetti più deboli. Andare a gravare su queste categorie in un momento di difficile congiuntura economica come questo ci sembra un atto irresponsabile. Pertanto, si richiede con forza un impegno da parte della Provincia affinché la Tiemme spa torni in linea con i motivi per i quali è stata creata: maggiori collegamenti, servizi più efficienti senza gravare la collettività di ulteriori oneri e mantenendo integro il numero di lavoratori impiegati.