CAPOLONA – Quando nella sala gremita si sono spente le ultime note (con il coro disseminato lungo tutto il perimetro del cinema) di “That Lonesome Road” magistralmente interpretato dall’Insieme Vocale Vox Cordis, un lungo, commosso, partecipato e interminabile applauso ha sancito il successo clamoroso di una manifestazione che è il fiore all’occhiello di un pur piccolo coro di provincia (il “Bruno Banchetti” di Capolona) ma che ha dimostrato capacità organizzative degne di palcoscenici da grande città.
E’ pur vero che la presenza prestigiosa e qualificata della “Vox Cordis” ha contribuito non poco al successo della Rassegna, ma è altrettanto vero che averla avuta a Capolona è il segno della considerazione che gode il coro locale e della sua valenza, appunto, organizzativa.
Che sarebbe stata una edizione superlativa lo si era capito fin dal mattino quando i Cori (130 coristi in complesso) avevano accompagnato con i loro canti la Messa di Pentecoste con il risultato di una celebrazione, anche grazie a Don Giuliano, parroco di Capolona, piena di significati religiosi traslati nella vita di oggi, e nello stesso tempo raccolta e solenne. Il canto finale, a cori riuniti, dell’Halleluja di Haendel ha visto molte lacrime tra i fedeli, tanta è stata l’emozione che ha suscitato.
Poi la rassegna, con gli onori di casa del Coro Banchetti diretto da Pierluigi Testi, i canti tradizionali toscani interpretati con garbo dal Quartetto Vocale Toscano diretto da Claudio Malcapi, la potenza espressiva del Coro Città di Pistoia diretto da Gianfranco Tolve che ha presentato canti caraibici, toscani, argentini, gospel e un emozionante “Bella Ciao”, le voci mature e possenti del Coro “La Secchia” di Modena diretto da Grazioso Boschelle con una serie di canti tradizionali emiliani, lombardi e veneti (stupenda la “Ghirlandeina”), quindi il coro “Liberi Cantores” di Aprilia (Latina) che sotto la direzione di una splendida Rita Nuti ha accostato canti classici tradizionali ad altri della tradizione romana e con un trascinante medley finale tratto da “West Side Story”.
La conclusione della Vox Cordis diretta da Lorenzo Donati è stata, poi, semplicemente sublime, all’altezza della fama di un coro che tiene alto nel mondo il prestigio della coralità italiana in generale ed aretina in particolare. Il coro di Arezzo ha dato prova della sua maturità artistica con 4 brani del repertorio classico romantico di Mendelssohn e di Rheinberger per poi concludere con pezzi tratti dal repertorio dei “The King’s Singers”. La suggestione dei canti, la perfetta amalgama dei coristi della Vox Cordis, la magistrale direzione di Lorenzo Donati, l’aver sentito uscire quelle note dai cuori dei coristi più che dalle loro bocche, ha lasciato alla fine un’insieme di emozioni difficilmente dimenticabili.
Al termine della Rassegna l’assessore alla cultura del Comune di Capolona (importante la collaborazione dell’Ente) Ida Filippetti, nel premiare i cori partecipanti, non ha fatto mancare il suo sincero apprezzamento per una manifestazione (Corincanto) che da sola riesce a far conoscere il nome di Capolona in Italia e per un Coro (il “Bruno Banchetti”) che ha la capacità di proporre e condurre con competenza e serietà un evento prestigioso e di alto valore culturale come si sta rivelando, appunto, “Corincanto”.