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Emergenza Neve: Fanfani scrive al Presidente del Consiglio

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Emergenza Neve: Fanfani scrive al Presidente del Consiglio
Giuseppe Fanfani

Arezzo – «L’emergenza neve non è un problema locale. Il Sindaco Fanfani lo aveva dichiarato la settimana scorsa ed ora la conferma in una lettera inviata al Presidente del Consiglio.
In essa sottolinea che “quanto accaduto dimostra che un Comune, per piccolo o grande che esso sia, è chiamato ad affrontare da solo problemi che sono decisamente e incontestabilmente superiori alle proprie forze. Sia in termini organizzativi che finanziari che di risorse umane. Quello di Arezzo ha un territorio di 38.000 ettari e quasi 1.000 chilometri di strade comunali. Una nevicata (per questa realtà) eccezionale come quella di venerdì 17 può provocare problemi oggi irresolubili. Il nostro servizio di manutenzione dispone di poche decine di operai e abbiamo 4 mezzi utili ad affrontare la neve. Abbiamo attivato ditte esterne e, tra la notte di venerdì e la giornata di sabato, abbiamo comunque garantito, con enorme fatica, la mobilità sul territorio. Ma proprio in relazione alla sua estensione, all’alto numero di frazioni e all’ancor più alto numero di piccoli agglomerati (per non parlare delle case sparse) non abbiamo dato, fino in fondo, tutte le risposte che tutti i cittadini si attendevano”.
Secondo il Sindaco di Arezzo “è quindi evidente che deve essere ripensato un nuovo e più efficace sistema di protezione civile. Sono certo che il Governo, soprattutto in relazione a quanto verificatosi in aeroporti, stazioni ferrovie e strade di grande comunicazioni, stia operando per la ricucire la “maglia” nazionale attraverso il Dipartimento della Protezione Civile”.
Fanfani rivendica un ruolo anche al sistema locale, e all’insieme “delle azioni che devono essere concretizzate per consentire ad una comunità locale (non interessata da spostamenti di natura regionale o nazionale) di proseguire la sua vita anche in presenza di eventi climatici nazionali”.
Il Comune di Arezzo, insieme agli altri enti, alle associazioni degli agricoltori e del volontariato, sta mettendo a punto un nuovo piano per le emergenze. Una griglia molto articolata e capillare che prevede circa 50 punti di presidio del nostro territorio. Quindi uomini e mezzi che possono essere attivati immediatamente in caso di emergenza.
“Una prima stima dei costi – scrive Fanfani – ha evidenziato la necessità della disponibilità di 5 milioni di euro per strutturare il servizio, oltre la somma di 2 milioni di euro annui per mantenerlo in funzione e aggiornato. Una cifra che un’Amministrazione comunale come la nostra non è certo in grado di sostenere. La copertura autonoma, stante le attuali condizioni della finanza locale, è minima ed occorre quindi il contributo del Governo. Sono perfettamente consapevole dei problemi esistenti e della scarsità delle risorse ma sono convinto che la difesa del territorio e la tutela della sicurezza dei cittadini rappresentino priorità per tutti coloro che sono chiamati a gestire la cosa pubblica. L’esperienza di questi anni, legata non solo alla neve ma anche ad altre calamità, penso abbia reso evidente che un sistema centralizzato di Protezione Civile non determina i positivi risultati auspicati. Un’inversione di tendenza è quindi possibile solo in relazione ad un decentramento di risorse che renda i Comuni i perni degli interventi sul territorio”.
Il Sindaco Fanfani chiude la sua lettera annunciando iniziative presso l’Anci e sollecitando “un’immediata disponibilità finanziaria del Governo per affrontare eventuali emergenze che potranno ripresentarsi”.»