Home Attualità Economia Lo shopping in saldo parte dal Sud. Ecco le 5 regole per gli acquisti

Lo shopping in saldo parte dal Sud. Ecco le 5 regole per gli acquisti

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Lo shopping in saldo parte dal Sud. Ecco le 5 regole per gli acquisti

Roma (Adnkronos/Ign) – Il 2011 inizia con la caccia ai saldi. Nel Sud d'Italia cominceranno già il 2 gennaio mentre al Centro e al Nord bisognerà aspettare l'arrivo della befana. Ogni famiglia quest'anno spenderà poco più di 400 euro per abbigliamento ed accessori, per un totale di spesa di 6,2 miliardi di euro che va ad incidere per il 18% sul fatturato del settore. E' questa la previsione dell'ufficio studi della Confcommercio. Le date, come è noto, sono diverse da regione a regione, e ogni anno non mancano puntuali le polemiche sull'inizio dei saldi. Buttando un occhio al calendario il 2 gennaio partiranno a Napoli, Palermo, Potenza, Catanzaro. I consumatori di Roma, Milano, Venezia, Firenze, Torino e Genova dovranno invece attendere il 6 gennaio per acquistare in saldo. Ultima in ordine di tempo, come da tradizione, è Aosta: tutti nei negozi a cominciare dal 10 gennaio. Ma – secondo un sondaggio Confcommercio-Format – oltre 80% di commercianti e consumatori sono favorevoli ad una data unica di avvio dei saldi, sia per quelli estivi che invernali (primo sabato di luglio e 6 gennaio), condividendo la proposta lanciata lo scorso ottobre da Federmoda e Federdistribuzione che avevano scritto ai presidenti delle Regioni per chiedere, appunto, di uniformare a livello nazionale la data di avvio dei saldi. Anche quest'anno, sostiene Renato Borghi, presidente di Federmoda-Confcommercio, "la coda della crisi si è resa evidente per il settore della moda con un andamento della stagione autunno-inverno certamente non brillante. Di conseguenza, gli stock di invenduto dei negozi sono alti e l'offerta per i ''saldisti'' molto ampia, sia per varietà che per qualità dei prodotti. Prevediamo sconti medi elevati oltre il 40%". Quest'anno, quindi, "l'offerta ampia e gli sconti interessanti ci fanno ben sperare per una positiva stagione dei saldi che potrebbe anche rappresentare il tanto atteso segnale di inversione di tendenza'', dice ancora Borghi. Ma i saldi, per essere convenienti, devono essere 'corretti'.
Secondo Confcommercio, sono cinque le regole da rispettare:
– 1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 128 e ss. del Codice del Consumo d.lgs. 6 settembre 2005 n. 206). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
– 2. Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
– 3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
– 4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Salve specifiche disposizioni regionali, è possibile porre in vendita capi non appartenenti alla stagione in corso.
– 5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Articlolo scritto da: Adnkronos