Home Attualità Economia Ex Caem: preoccupazione per l’arrivo del Supermercato

Ex Caem: preoccupazione per l’arrivo del Supermercato

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Arezzo – Incontro in Comune a Subbiano tra i rappresentanti di Confesercenti, una delegazione di commercianti e l’assessore all’attività produttive Stefano Lavorca.
Per l’associazione di categoria di Via Fiorentina è stata l’occasione per manifestare preoccupazione per la prossima apertura di un supermercato.
“L’area ex-Caem – ha dichiarato Lucio Gori responsabile di Confesercenti– qualora sia riqualificata con la realizzazione di un supermercato, rappresenta un potenziale rischio per le attività del centro storico di Subbiano. La nostra preoccupazione è che le attività del centro storico, soprattutto quelle alimentari, siano messe in seria difficoltà. Per Confesercenti il caso della ex-Caem di Subbiano è molto simile a quello aretino, dove è l’area Lebole ad essere oggetto di riqualificazione. In entrambi i casi si tratta di edifici industriali dismessi che ipotizzano il riuso con l’inserimento di una superficie commerciale. Possibile che nessuna altra idea venga in mente alle rispettive proprietà e amministrazioni comunali?”.
“La preoccupazione di Confesercenti – continua il responsabile di Confesercenti – è che a Subbiano il supermercato possa mettere in difficoltà le attività già esistenti. È per questo motivo che esprimiamo il no verso questo intervento, affermando che la zona è già abbondantemente servita. Riteniamo infatti poco opportuno aprire un supermercato che recherebbe danni alle attività della piccola distribuzione”.
“In questa circostanza – aggiunge Checcaglini direttore di Confesercenti – siamo contenti che le nostre posizioni coincidano con quelle di Ascom. Entrambe le associazioni di categoria del commercio ravvisano che un intervento con la previsione di commercio fuori dal centro storico lo danneggia. Il rammarico è che una simile valutazione non sia stata fatta congiuntamente ad Arezzo con la discussione sul caso Lebole dove non abbiamo avuto una convergenza nell’affrontare la problematica”.
“Subbiano per noi – conclude Checcaglini – può significare che insieme ad Ascom si ritrova le ragioni comuni di salvaguardia del valore dei nostri centri e del commercio piccolo e medio. Partendo dalla comune valutazione nella realtà di Subbiano la speranza è quella di esaminare in questa luce anche il caso aretino evitando un terzo centro commerciale”.