Home Attualità Economia Ex Caem: richiesto confronto tra Operatori e Giunta Comunale

Ex Caem: richiesto confronto tra Operatori e Giunta Comunale

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Arezzo – Prosegue la battaglia della Confcommercio contro l’arrivo della grande distribuzione in Basso Casentino. L’associazione di categoria ha richiesto ora un incontro urgente con il sindaco di Subbiano Ilario Maggini e la sua Giunta al completo per capire, una volta per tutte, quali siano le intenzioni del Comune al riguardo dei progetti di riqualificazione dell’area ex Caem.

Non solo: gli imprenditori della Confcommercio promettono di arrivare all’incontro-confronto con una serie di proposte per il riutilizzo dell’area. “Le stiamo elaborando con l’aiuto di alcuni architetti ed esperti di urbanistica – dice il presidente della delegazione Confcommercio del Basso Casentino Franco Gentili – vogliamo che il recupero dell’area industriale abbandonata, giusto e necessario, avvenga nel rispetto degli equilibri sociali ed economici del territorio. A chi giova portare la grande distribuzione distruggendo nel breve-medio periodo la rete dei negozi tradizionali di Capolona e Subbiano? A chi sono utili i centri storici deserti e senza servizi? I residenti hanno già più di una possibilità di raggiungere i grandi centri commerciali che esistono a pochi chilometri da noi. Se ne aprissero altri l’offerta sarebbe molto più alta della domanda”.

Il timore è che l’Amministrazione Comunale, che ha già approvato un progetto di riqualificazione dei capannoni ex Caem che prevede 1.380 metri quadrati di commerciale, voglia procedere alle scelte senza ascoltare il parere dei vari attori sociali, economici e politici in campo. “È un processo decisionale antidemocratico a cui purtroppo la Giunta Maggini ci ha abituato. E i problemi veri della nostra zona continuano a rimanere irrisolti – sottolinea Gentili – il disinteresse per il centro storico è arrivato al culmine: nulla è stato fatto per coinvolgere i commercianti nelle iniziative di Natale, l’illuminazione è insufficiente, i parcheggi continuano ad essere utilizzati per la sosta lunga e non bastano per chi invece ha bisogno di una sosta veloce per fare shopping o sbrigare qualche commissione in centro. Senza contare – prosegue – che non c’è alcun controllo sulle aperture domenicali, che qualcuno continua a fare ad oltranza anche quando non sarebbero consentite, con la piena connivenza dell’Amministrazione. Sembra di vivere in una terra di nessuno dove non ci sono regole e vincono i più furbi”.

In questo contesto di degrado e difficoltà per i piccoli negozi, l’arrivo della grande distribuzione è ovviamente avvertito come l’ennesima mancanza di un progetto per il futuro di Capolona e Subbiano. “L’Amministrazione punta sulla grande distribuzione quando ha abbandonato a se stesso il centro commerciale Janus di Subbiano. Non c’è capacità di portare avanti progetti di lunga scadenza – dice il vicepresidente della delegazione Confcommercio Giuseppe Barelli, imprenditore di Subbiano – non è una buona premessa per affrontare un passo così impegnativo per il nostro futuro come quello dell’apertura di quasi 1.400 metri quadrati di superficie commerciale”.

“A Capolona saremo costretti a subire l’effetto delle politiche sciagurate della Giunta Maggini senza poter fare niente – sottolinea Franco Dini, vicepresidente della delegazione Confcommercio del Basso Casentino e imprenditore di Capolona – perché se a livello politico sono due Comuni distinti, a livello geografico ed economico Capolona e Subbiano sono un paese unico. L’impatto dell’arrivo della grande distribuzione sarà devastante per tutti. Nell’arco di tre chilometri il Comune di Subbiano ha già permesso l’apertura di tre centri della grande distribuzione, per un bacino di utenza di soli 12mila abitanti. Imprese che non hanno interesse ad investire per la crescita del territorio, vengono qui per fare affari e quando vedono la mal parata se ne vanno, come ha fatto Stefan lasciando la desolazione di capannoni vuoti. Non è questo che vogliamo”.

La Confcommercio attende ora la risposta dell’Amministrazione Comunale di Subbiano, nella speranza voglia concedere l’incontro con gli operatori.