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Ex Caserma Cadorna: un’occasione per rilanciare Arezzo

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Ex Caserma Cadorna: un’occasione per rilanciare Arezzo

Arezzo – Il recupero dell’area dell’ex Caserma Cadorna potrebbe essere un’ottima opportunità per contribuire al rilancio dell’economia aretina.
Gli Industriali, con la loro Sezione provinciale ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ne sono profondamente convinti e dopo aver sottoscritto nel 2009 la propria manifestazione d’interesse, hanno presentato al Comune le proprie osservazioni al Piano Complesso adottato lo scorso 8 giugno per proporre l’introduzione di miglioramenti sotto il profilo della semplificazione, della coerenza, dell’efficienza e del marketing urbano.
“In un momento di forte incertezza come quello che sta attualmente attraversando l’economia aretina, l’intervento dell’ex Caserma Cadorna, è un’eccellente occasione per dimostrare dinamismo, creare occasioni di lavoro per tanti settori e per il recupero di un’area centrale della nostra città che potrebbe essere valorizzata e trasformata secondo moderni criteri urbanistici – dicono il Vice Presidente di Confindustria Arezzo Andrea Fabianelli e il Presidente (della Sezione) ANCE di Confindustria Arezzo Giuseppe Fabozzi – a tale proposito è però fondamentale che l’Amministrazione Comunale faccia presto e bene quanto di sua competenza e che mediante un efficace coordinamento degli obiettivi del Piano della Caserma con le procedure burocratico-amministrative, sia in grado di dare concreto avvio all’iniziativa entro la fine dell’anno, evitando di finire a ridosso del periodo elettorale, con gli evidenti rischi di blocco annessi e connessi”.
Cinque i punti giudicati basilari dagli imprenditori aretini:
1)-La valorizzazione della matrice storica dell’area, dei fabbricati sottoposti a vincolo; il miglioramento dell’appeal della nuova piazza con esclusione della ricostruzione di manufatti anomali ed invasivi. La progettazione definitiva dei nuovi edifici secondo un maggiore sviluppo in altezza, una minore occupazione di suolo ed una buona qualità architettonica.
2)-L’efficienza del sistema di vascolarizzazione del nuovo tessuto edilizio; il collegamento agevole con i nodi urbani limitrofi; il miglioramento della capacità di sosta.
3)-Il ridimensionamento dell’idea di recinto e delle nuove cortine urbane; la salvaguardia della profondità visiva della nuova piazza, prevedendo ampi varchi di accesso in luogo delle “gallerie-corridoio” verso via Garibaldi e via Petrarca. Bene invece quella verso via Guido Monaco, per creare una “cerniera” con il centro storico.
4)-Evitare di precludere a priori le possibilità di destinazioni d’uso d’eccellenza quali, ad esempio, la ricettivo – alberghiera di livello superiore, come suggerisce il moderno marketing urbano.
5)-L’affinamento dei criteri e delle modalità per la perequazione urbanistica a vantaggio del Comune, introducendo pesi e contrappesi che aiutino la ripresa dell’economia locale e favoriscano il lavoro, l’occupazione, l’innovazione. Il finanziamento PIUSS e la perequazione possono apportare un reale beneficio alla società ed all’economia aretina se si riconosce il valore aggiunto rappresentato dalle aziende, dalle maestranze e dai professionisti espressi dal territorio.
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