Roma (Adnkronos/Ign) – Record d'ascolti storico su Rai Tre per la prima puntata di 'Vieni via con me', il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano che ieri ha ospitato una lunghissima performance di Roberto Benigni. Il programma è stato visto da 7.622.677 spettatori, pari al 25,48% di share. La trasmissione ha registrato anche 18.019.000 contatti con una permanenza record del 42.30%. Il picco d'ascolto di 9 milioni 321 mila e il 32.02 c'è stato durante l'esibizione di Benigni che ha cantato la canzone di Paolo Conte 'Vieni via con me'.
Eccezionali i risultati nei target più giovani e nel pubblico laureato: nel target tra i 15 e i 24 anni il programma ha raggiunto il 28% di share, ha superato il 30% (30,14%) in quello tra i 25 e i 34 anni e, infine, ha superato il 46% di share (46,21%) nel pubblico laureato. 'Vieni Via Con Me' è il programma più visto di RaiTre da quando esiste l'Auditel.
La trasmissione si è aperta con la lettura di una serie di 'elenchi' tra cui quello letto da Nichi Vendola sui modi per definire gli omosessuali. Poi è arrivato il momento del monologo di Saviano sulla ''macchina del fango'', nel quale lo scrittore di 'Gomorra' ha detto di ritenere in pericolo la democrazia.
A tenere banco è stato però lo show di Roberto Benigni, che, dopo le polemiche, ha accettato di partecipare gratuitamente alla trasmissione. Il comico toscano come un fiume in piena ha parlato di Ruby e del caso escort, poi ha scherzato sui nuovi ''metodi'' usati dalla mafia evocati da Silvio Berlusconi: ''Mafiosi schifosi, vendicatevi con me mandatemi due brasiliane''.
Infine ha rivolto un appello a 'Sandokan' per la vita di Saviano. Ospite della trasmissione ieri sera anche il maestro Claudio Abbado che ha elencato i motivi per cui bisogna difendere la cultura.
Soddisfatto il direttore di Raitre, Paolo Ruffini, che commenta così il boom di ascolti: "La libertà non è nemica della buona televisione. E una tv diversa è possibile". "Sono felice – dice Ruffini – per quello che è successo ieri. Come tanti, tantissimi italiani, mi sono ritrovato a ridere, a pensare, a commuovermi. E a riflettere anche sulla televisione, sul senso del servizio pubblico".
"Sono felice del programma, di quello che ha raccontato e di come lo ha raccontato – continua -. E sono felice degli ascolti, per quello che significano, per quello che dimostrano, per quello che insegnano''. ''Se tutto questo è stato possibile – aggiunge -, lo dobbiamo tutti, io per primo, a chi ci ha creduto nonostante tutto", conclude Ruffini.
Il consigliere d'amministrazione Rai, Nino Rizzo Nervo, riferendosi agli ascolti record della trasmissione, sottolinea: ''Credo che adesso il direttore generale della Rai debba chiedere scusa a Roberto Saviano, a Roberto Benigni, a Fabio Fazio, al maestro Claudio Abbado e a Paolo Ruffini''. Per Rizzo Nervo Masi deve ''prendere atto che un direttore generale che impegna le sue energie soltanto nel frapporre ostacoli a quelle trasmissioni che giustificano il servizio pubblico'' non capisce ''nulla'' di televisione e deve ''di conseguenza, prima di compiere altri danni, ammettere la propria inadeguatezza''.
Da parte sua il direttore generale della Rai Mauro Masi, chiamato più volte in causa da Benigni nel suo monologo, dichiara in un'intervista a 'Repubblica' di aver seguito la puntata ''solo a tratti". 'Vieni via con me', spiega, è ''una trasmissione complessa, voglio rivederla per dare un giudizio compiuto". A proposito poi di 'Annozero' precisa: "Non sono un censore, non ho mai messo il bavaglio a nessuno Saviano sbaglia". E sulle accuse dello scrittore, che aveva raccontato come Masi avesse provato a fermarlo usando l'arma dei compensi agli ospiti, precisa: "Anche osservatori poco teneri con me condividono la linea dell'azienda. Ci sono sprechi da eliminare"
Articlolo scritto da: Adnkronos