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Consiglio comunale del 9 novembre 2010: Le interrogazioni

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Consiglio comunale del 9 novembre 2010: Le interrogazioni

Arezzo – In apertura di seduta, il Presidente del Consiglio ha fatto osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Nassirya. Ha poi informato il Consiglio della revoca, da parte del Sindaco Fanfani, del vice Sindaco Marconi. Caroti ha ringraziato quest'ultimo per il lavoro svolto in questi anni.

Variata anche la denominazione del gruppo consiliare Arezzo Futura in Arezzo Futura verso Futuro e Libertà.

Giuseppe Matteucci ha presentato la prima interrogazione che ha dedicato al parcheggio Garbasso: “non viene utilizzato e le auto sono spesso al di fuori degli spazi autorizzati con disagi ai residenti e ai commercianti. Perchè il parcheggio non è aperto?”.
L'assessore Banchetti ha risposto che si sta lavorando per attivarlo al più presto: “si parla, comunque, di tempi molto limitati.

Marco Tulli ha sottolineato il degrado dell'area del Pionta reso ancora più grave dalla recente deturpazione che ha subito il monumento che ricorda l'esperienza manicomiale. “Questo è un luogo che racconta una storia fondamentale della nostra città e deve tornare ad essere simbolo di riscatto della dignità umana”.
L'assessore Dringoli ha risposto che l'area del Pionta è una grande cerniera verde, molto frequentata ma che evidenzia segnali di degrado. E' articolata in più proprietà: Comune, Provincia, Asl e Università. E' stata quindi attivata una conferenza dei servizi per razionalizzare proprietà e funzioni. Sarà riorganizzata anche la sosta. Un intervento radicale comporta una spesa di 800.000 euro.

Ulisse Domini si é soffermato sul dramma del popolo saharawi: nelle notte un accampamento è stato spazzato via dall'esercito marocchino e la zona è stata resa inaccessibile agli osservatori internazionali. Ha quindi chiesto alla Giunta di reagire nei confronti dell'autorità marocchine.
L'assessore Alessandro Caporali si è impegnato a dare seguito alla richiesta di Domani.

Francesco Cantaloni è tornato dalla vicenda Aato 4 ricordando l'annunciata abrogazione degli Aato destinati ad essere sostituiti da un unico Aato regionale e l'acquisto della nuova sede. Cantaloni ha citato gli atto dell'Aato relativi alla procedura di acquisto. La scelta di acquisti ruotava attorno a tre proposte tutte al di sotto di 700.000 euro di costo: una nella zona San Clemente, una nell'area Pratacci e l'ultima in via Gobetti, quella che è stata poi acquistata e di proprietà di Immobiliare 3000. Il costo è lievitato fino a 996.000 euro. L'Assemblea dei Comuni non sembra aver avuto un ruolo significativo nell'acquisto. Nella società Immobiliare 3000 figura il Vice Sindaco del Comune di Arezzo. L'Aato 4 ha svolto per 12 anni la sua attività in locazione ed ha deciso di acquistare una sede alla vigilia dello scioglimento e per 1 milione di euro
Cantaloni ha quindi chiesto se l'Amministrazione comunale era a conoscenza della decisione di acquistare la Sede e, per di pù, da una società della quale fa parte il vice Sindaco. Ha infine chiesto se sono state seguite correttamente le procedure di asta pubblica per l'acquisto di immobili.
L'assessore Brezzi, in qualità di assessore anziano, ha risposto esprimendo a nome personale e dei colleghi di Giunta un ringraziamento a Giuseppe Marconi per il suo impegno. Ha ringraziato anche Cantaloni per la meticolosa ricostruzione dei fatti basata sulle notizie di stampa. La Giunta darà risposta a termini di regolamento.
Cantaloni ha risposto ricordando il percorso del Pdl: “un percorso chiaro che ha visto la convocazione della Commissione consiliare controllo e garanzia. La domanda è relativa ai tempi: come e quando la vicenda sarà chiarita? E dovrà essere chiarita, in prima persona, dal Sindaco”.

Francesco Macrì si è soffermato sulla stessa vicenda: “siamo garantisti ed abbiamo posto l'accento solo sulla questione amministrativa e politica. La giunta del 24 aprile 2007 aveva stabilito che il delegato del Sindaco non ha alcun potere negoziale se non in forza di una delibera dell'organo competente, che può essere la Giunta o, addirittura, il Consiglio. Marconi avrebbe dovuto quindi ricevere gli opportuni indirizzi prima di recarsi in Aato a discutere dell'acquisto di un immobile per quasi 1 milione di euro. Il problema non è annullare l'acquisto: il fatto grave è che la Giunta non ha assolutamente esaminato il problema e, conseguentemente, non si è pronunciata. Sindaco e Giunta non devono rispondere che “stanno leggendo le carte” ma devono sapere tutto quanto accade nell'Amministrazione. Perchè non c'è stata alcune delibera di indirizzo su un tema così rilevante?”.
Dinanzi alla replica dell'assessore Brezzi che ha annunciato risposta a termini di regolamento, Macrì ha ribadito che “questo atteggiamento di rinvio, in questa come in moltissime altre vicende, non è assolutamente accettabile”.

Raffaello Giorgetti si è soffermato sulla situazione economica di Arezzo: “eliminiamo le spese inutili, sopratutto quelle per gli eventi, e dedichiamo risorse al rilancio dell'economia locale”.

Piero Ducci si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta ad una sua interrogazione sul Regolamento delle sagre.