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Festa della Toscana 2010: ad Arezzo oltre 1600 figuranti

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Festa della Toscana 2010: ad Arezzo oltre 1600 figuranti

Arezzo – La regione Toscana ha istituito la festa della Toscana per ricordare l’abolizione della pena di morte avvenuta il 30 novembre 1786 a opera del granduca Pietro Leopoldo e per ribadire il proprio impegno per la promozione dei diritti umani, della pace e della giustizia, elementi costitutivi della sua identità.
“La festa di quest’anno – ha ricordato il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Caroti – è dedicata ai 150 anni dell’unità d’Italia ed è celebrata con varie iniziative, tra cui la parata dei gruppi delle rievocazioni storiche che si terrà ad Arezzo, proprio come avvenne per la prima volta dieci anni fa: allora sfilarono per le vie della città 700 figuranti in costume, questa volta ne ospiteremo 2.100, esattamente il triplo”.
Giuseppe Alpini: “le iniziative sono cominciate in Valdarno il 19 novembre con una conferenza sul Risorgimento di Ivo Biagianti destinata alle scuole che verrà replicata venerdì 26 alle 10,30 nella Sala dei Grandi, nel palazzo della provincia, sempre su un tema attinente, partendo nella ricostruzione storica dal granducato mediceo. Ricordo poi, la prossima settimana, il Consiglio Provinciale e il Consiglio Comunale congiunti, seduta durante la quale verranno gratificate alcune persone provenienti dai vari comuni della provincia e ci sarà la musica dei ragazzi del Liceo Musicale. Domenica, sempre in Sala dei Grandi, segnalo la presenza del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Alberto Monaci alle 11 per la cerimonia istituzionale. Ultimo ma non ultimo accenno allo spettacolo del primo dicembre 'Sante d'Italia' nell'ambito della rassegna che si svolge nell'aula di Consiglio Comunale di Arezzo”.
La nostra regione, come noto ricca di campanili e di specificità comunali, è terra di cortei: oltre cento le associazioni presenti che danno vita a manifestazioni che affondano le loro radici nella storia per un totale di 35.000 figuranti.
“Si tratta di una tradizione, quella dei gruppi rievocativi – ha proseguito Caroti – che fa parte, è proprio il caso di dire, del ‘costume’ regionale e che le istituzioni intendono giustamente valorizzare riconoscendone l’importanza e la rappresentatività. Inoltre, è sempre un bel colpo d’occhio vedere sfilare i costumi delle varie epoche, da quella medievale a quella napoleonica, frutto di una ricostruzione storico-filologica molto accurata. Questo settore sta ampliando peraltro i suoi orizzonti negli ultimi anni: offre infatti un suo importante contributo anche in termini educativi con occasioni di riflessione didattica nelle scuole e di riflessione tout court nel mondo culturale. Per non parlare dei positivi riflessi nel turismo. Grazie a tutti i funzionari e alla polizia municipale per l'impegno profuso nella organizzazione dell'evento per il quale consigliamo vivamente i cittadini, per lo meno dalle 14 alle 16, di non utilizzare l'automobile”.
Il programma prevede domenica 28 novembre alle 14,30 la partenza di due cortei, con i figuranti esattamente divisi a metà, uno da Porta San Lorentino e uno da via Giotto, che attraverseranno la città e confluiranno in Piazza Grande alle 16,30 circa. Qui, chiamati dallo speaker “ufficiale” della Giostra, l'araldo Chiericoni, i figuranti saluteranno i cittadini e le autorità presenti. Il primo corteo si snoda attraverso via Leone Leoni, via Petrarca, via Guido Monaco, via Cesalpino e via Ricasoli. Il secondo per via Giotto, via Crispi e Corso Italia. Ovviamente, queste parti di città saranno interdette al traffico e alla sosta dei veicoli: alla sosta fin dal mattino alle 11 mentre la circolazione veicolare è sospesa dalle 14 alle 17 per il tempo necessario al passaggio dei figuranti. Le prime direttrici destinate a essere riaperte saranno via Giotto e via Petrarca al fine di limitare al massimo ogni disagio ai cittadini. L'accesso alla Stazione sarà comunque garantito così come il doppio senso dei viali del Prato e l'accesso ai residenti. Chiusi poi alla sosta ordinaria i parcheggi Pietri e Cadorna fino alle 16,30.
In caso di maltempo, scatta il “piano B”: la parata storica non verrà effettuata ma due rappresentanti per ciascuno dei 90 gruppi saranno portati in Sala dei Grandi per lo scambio di doni e saluti. “Un piano di riserva che speriamo di non attuare” ha auspicato Alessandro Boncompagni, direttore dell'ufficio Giostra, Turismo e Folklore del Comune di Arezzo. Sempre Boncompagni: “per partecipare alla Festa della Toscana, voglio ricordare che tutti i gruppi della provincia di Arezzo, ben 21, un record fra le 10 provincie toscane, verranno ad Arezzo anche dai comuni più lontani dal capoluogo a proprio spese per non gravare sui costi dell'organizzazione. Senza dimenticare che perfino dall'Elba, dalla Lunigiana e dall'Amiata ci saranno camper di figuranti, a dimostrazione di attaccamento e calore”.