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Fiat, oggi il vertice al Ministero

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ROMA – ''Se nella riorganizzazione della Fiat non c'è spazio per Termini Imerese – ma noi insistiamo credendo che invece ci sono ancora possibilità – la Fiat deve collaborare per trovare una soluzione che dia lavoro e prospettive sul piano industriale alla Sicilia e dobbiamo rilanciare anche gli altri stabilimenti Fiat in Italia in tempi più celeri''. E' il monito lanciato dai microfoni di 'Radio Anch'io' dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola a poche ore dall'incontro con l'azienda.
'Ci rendiamo perfettamente conto – aggiunge Scajola – che c'è la necessità di una ristrutturazione del settore e che quindi anche in Italia ci deve essere una riorganizzazione della produzione della Fiat. Però questo non può andare a scapito della diminuzione dei lavoratori impegnati''.
''Io sono convinto che di fronte a questa Fiat rinnovata e con gli impegni già presi, e che vorremmo sentire confermate in questi incontri che si avviano oggi e che proseguiranno, dovrà avere una prospettiva importante'' sottolinea il ministro in merito allo stabilimento di Pomigliano d'Arco.
Pomigliano d'Arco, rileva Scajola, ''parte con una prima indicazione positiva: il prodotto piu' venduto dalla Fiat, la 'Panda', verrà costruito non più all'estero ma a Pomigliano d'Arco. C'e', quindi, una prospettiva di crescita. Noi puntiamo acché tutto il Sud non possa essere penalizzato dalla ristrutturazione aziendale della Fiat''. Se su Termini Imerese non vorranno piu' fare auto, lo ribadisco, conclude, ''dovremo comunque fare un polo industriale significativo. Pomigliano d'Arco dovrà avere prospettive di crescita nel piano industriale Fiat''.
Un appello affinché la Fiat ascolti "questo grido di dolore che viene da quanti rischiano di perdere il lavoro, dalle famiglie che ora stanno per rimanere sulla strada'', arriva anche dal segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata. "Laddove ci sono situazioni che hanno dato lavoro fino ad ora – aggiunge Crociata – credo che sia auspicabile che si continui a cercare il modo di non farlo mancare. C'è quindi il nostro incoraggiamento a conservare e ad assicurare i posti di lavoro e a farli crescere".
Intanto, una delegazione di operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese è arrivata a Roma in attesa del vertice previsto per oggi pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico. Questa mattina è ancora ferma la produzione nello stabilimento siciliano, come deciso dal Lingotto, dopo le proteste dei giorni scorsi.
E i 13 operai di una ditta dell'indotto che protestano contro l'annunciato licenziamento, hanno trascorso la loro decima notte sul capannone della Fiat.