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Futuro e Libertà su Cat e moschea

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Arezzo – Presa di posizione del gruppo Futuro e Libertà, la cui costituzione ufficiale è stata annunciata per il prossimo Consiglio Comunale, sulla Commissione Assetto del Territorio e sulla moschea in zona Saione.
La presentazione della conferenza stampa è stata di Giuseppe Matteucci: “2.600 osservazioni: 2 minuti per ciascuna. Molto pochi, visto che i cittadini hanno speso tempi e denari per la loro presentazione. Ma questo è il ritmo imposto ai lavori della Cat. Approfondirà queste problematiche il consigliere Giorgetti. Per quanto riguarda la moschea, dico subito che non siamo contro la moschea per principio, tutti hanno diritto di pregare. Tuttavia, anche i cittadini hanno diritto a fare sentire le loro ragioni se la presenza di una moschea in un determinato luogo causa disagi. Voglio citare i dati di una ricerca delle Nazioni Unite: 48 sono i paesi dove cresce la natalità. Di questi, 28 sono di religione islamica. Prendiamone atto senza allarmismi ma per dire che non vorremmo che in futuro ad Arezzo gli stranieri fossero gli aretini stessi”.
Raffaello Giorgetti: “sono 2606 per l'esattezza le osservazioni. Fin dal Piano Strutturale, gli ordini hanno espresso critiche agli strumenti di programmazione urbanistica di questa amministrazione che vuole arrivare all'adozione del regolamento solo come fiore all'occhiello e specchietto per le allodole di pura propaganda elettorale. Ma anche limitarsi a 2 minuti ciascuna, si arriva a 20 sedute di 5 ore. Capite la portata dell'impegno. Le osservazioni vanno dalla modifica di un confine (e qui basterebbero pochi secondi) a osservazioni molto complesse. Ma accade che per tutte non possiamo usufruire di una spiegazione dettagliata da parte degli uffici mentre la discussione non comincia neanche. Intendiamoci, il nostro contributo di opposizione può non essere accolto ma per lo meno la dialettica democratica sarebbe rispettata. Io come membro Cat, se si continua con questa soluzione 'bulgara', non parteciperò più alle sedute perché non voglio essere complice dell'approvazione di uno strumento contestato e contestabile che blocca qualsiasi possibilità di sviluppo edilizio. Concludo ricordando che, per ora, in sede di discussione delle osservazioni, l'architetto incaricato a redigere gli strumenti urbanistici suddetti non si è mai visto”.
Franco Barbagli: “il comitato non ha nulla verso il principio di libertà di culto ma è chiaro che le situazioni concrete andrebbero valutate attentamente. Il Comune, ora che si discute del regolamento urbanistico, dovrebbe cogliere l'occasione per individuare aree ad hoc per questi luoghi di preghiera. Noi consiglieri di Futuro e Libertà abbiamo a suo tempo permesso il passaggio in consiglio comunale della delibera sui cimiteri islamici, votando a favore, per cui siamo legittimati a fare osservazioni critiche in questo caso senza essere tacciati di illiberalità. In via Giovanni da Verrazzano, dunque, c'è questa moschea improvvisata, in fondi di cui non è chiara la destinazione, ma certamente non è 'luogo di culto', sottostanti a varie abitazioni senza capire quali garanzie di sicurezza siano state prese. Inoltre, la legge prevede 80 mq minimi perché possano trovare alloggio 4 persone. Ci sono appartamenti, dove invece vi vivono 8-10 extracomunitari. Si creano disagi ai vicini e ai condomini che spesso sentono il bisogno di trasferirsi per le condizioni di vita con le quali devono convivere e che non accettano. E questo implica ulteriori problemi. Quanto vale per gli aretini dovrebbe valere anche per in non aretini. Il Sindaco si faccia carico del problema della moschea e di interessarsi di questi controlli in ordine alla abitabilità degli appartamenti abitati da un numero esagerato di inquilini. Vogliamo rispetto pieno delle regole”.