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Gaza, Teheran: inviamo due navi di aiuti

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TEL AVIV – Sfida dell'Iran all'embargo israeliano su Gaza. La Mezzaluna Rossa iraniana invierà due navi cariche di aiuti umanitari verso la Striscia. Secondo quanto riferisce la tv iraniana in lingua araba 'al-Alam', le imbarcazioni partiranno entro la settimana e saranno dirette verso il porto della città palestinese, sotto embargo israeliano da tre anni.
Fonti della Mezzaluna rossa hanno fatto sapere che i volontari disposti a prendere parte alla spedizione possono registrarsi sul sito Internet dell'ente caritatevole. Nei giorni scorsi le Guardie della Rivoluzione islamica iraniana hanno detto di essere disposte a scortare nuove missioni navali verso Gaza nel caso in cui dovesse ordinarlo l'ayatollah Ali Khamenei.
Sempre l'emittente di Teheran ha annunciato l'avvio di nuove iniziative di solidarietà pro-Gaza. In particolare, nei prossimi giorni dovrebbe partire dal porto di Beirut una nave carica di aiuti con 75 attivisti a bordo.
Intanto, la Marina israeliana ha aperto il fuoco contro un gruppo di 5 palestinesi armati che si trovavano a bordo di un'imbarcazione davanti alle coste di Gaza. A darne notizia, riferisce il quotidiano 'Haarezt' sul suo sito, sono state questa mattina le forze armate israeliane, precisando che intorno alle 4.30 alcune unità della Marina hanno individuato al largo di Gaza un'imbarcazione con a bordo cinque palestinesi armati che indossavano una tuta da sub. Quattro di loro sono stati uccisi, un quinto risulterebbe disperso. Secondo fonti palestinesi citate dal quotidiano, i militanti erano membri delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa e si stavano addestrando per compiere un attacco via mare contro Israele quando sono state individuati dall'unità della marina.
E dopo il blitz di Israele contro la Freedom Flotilla resta alta la tensione con la Turchia. "Non è tollerabile avere una prigione a cielo aperto come quella di Gaza", ha affermato il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Istanbul insieme al presidente siriano, Bashar al-Assad. "Quanto accade a Gaza è un crimine contro l'umanità, non si può accettare una punizione di massa come questa – ha aggiunto parlando dell'embargo israeliano al Territorio palestinese – Ci sforzeremo per ottenere la fine di questa situazione".
Sembra imminente, intanto, la creazione di una commissione di inchiesta nazionale sul blitz della marina alla Freedom Flottilla per Gaza, che ha provocato la morte di nove attivisti. Il primo ministro Benjamin Netanyahu dovrebbe dare l'annuncio tra oggi e domani. E' quanto afferma una fonte ufficiale israeliana citata dal sito del quotidiano Haartez, secondo la quale la commissione comprenderà giudici esperti in diritto internazionale, mentre due giuristi stranieri – di cui almeno uno statunitense – saranno invitati a farvi parte come osservatori. Sempre secondo la fonte, la commissione dovrebbe anche essere incaricata di indagare sulla legittimità dell'embargo contro la Striscia di Gaza. La decisione sarebbe stata presa oggi dal gabinetto di ministri ristetto convocato da Netanyahu. Se confermata, la decisione rappresenterebbe un definitivo rifiuto della proposta delle Nazioni Unite di creare una commissione internazionale composta, tra gli altri, da rappresentanti di Israele, Usa e Turchia.
Il ministro italiano degli Esteri Franco Frattini commenta la decisione di Teheran di scortare le navi di aiuti umanitari iraniani diretti a Gaza: "E' prima di tutto contro Hamas". E "dà per la prima volta alla comunità internazionale il chiaro segno dell'intenzione dell'Iran di assumere il controllo della Striscia di Gaza".

Articlolo scritto da: Adnkronos